Beirut, Libano. Poco dopo la prima esplosione. Una donna, mentre sta pulendo a terra in un balcone, avverte che qualcosa di anomalo è appena successo ma non riesce a capire cosa. Poi, però, arriva la seconda esplosione, quella che ha devastato la capitale libanese e la sua reattività è impressionante: prende subito la bambina in braccio e scappa via.
Il video è finito sui social media ed è diventato subito virale. In molti hanno lodato l’atto eroico della donna, forse una domestica e immigrata nel Paese mediorientale.
Il bilancio momentaneo della devastazione nella capitale del Libano è di oltre 100 morti e più di 100 dispersi. I feriti hanno superato la soglia dei 4mila. Ma il dato è ancora temporaneo e si teme che possa peggiorare e di molto.
Intanto, anche l’Italia ha deciso di fare la sua parte. Il Dipartimento della Protezione Civile sta coordinando l’invio di aiuti umanitari per dare sostegno alle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione.
Nelle prossime ore partiranno dall’Italia due velivoli C130 dell’Aeronautica Militare che trasporteranno in Libano otto tonnellate di materiale sanitario e squadre dei Vigili del Fuoco e della Difesa specializzate in ambienti NBCR ed esperti della valutazione del danno agli edifici coinvolti.
L’operazione, che rientra nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, è stata disposta dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a seguito della richiesta di assistenza internazionale formulata dalle autorità libanesi alla Commissione Europea.
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