Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato: «La parola chiave è convivere per mesi col virus e rispettare individualmente le regole per evitare il contagio. Nel tempo avremo più conoscenze su come si diffonde il Sars-CoV 2, più farmaci e più strumenti di diagnosi però non fasciamoci la testa. Lo batteremo solo con l’immunità gregge data dal vaccino che non arriverà prima di fine anno».
«Ogni azione andrà monitorata – ha aggiunto Brusaferro – attuando anche sul campo il tracciamento dei casi e valutando qual è il numero di ricoverati compatibile con la disponibilità di posti letto. Due pilastri della ripartenza che richiedono investimenti su medicina territoriale e ospedali. Solo così la riapertura sarà sostenibile ed eviteremmo di tornare sopra l’R0 superiore a 1».
A proposito di Fase 2, Brusaferro ha affermato: «Bisogna ricominciare dalle attività fondamentali del Paese sempre che ci siano condizioni di sicurezza. Convivere col virus significa riprogettare le giornate. No agli orari di punta in tutte le fasi vita quotidiana. Dimentichiamo strade e mezzi pubblici affollati».
Invece, a proposito di scuola, il presidente di ISS ha detto: «è un tema che prenderemo in considerazione in un secondo momento. Prove orali maturità dal vivo? È una riflessione non fatta, ora l’obiettivo è immaginare da dove cominciare il 4 maggio in sicurezza».
Poi, sugli eventi sportivi, Brusaferro ha dichiarato: «È giusto avere una prospettiva di normalità e immaginare che potremmo riprendere la nostra vita. Tenendo conto però che gli eventi di massa nei prossimi messi sono da evitare. Folle che si riuniscono è uno scenario inimmaginabile. Pagheremmo un prezzo molto alto. Ognuno deve rinunciare a qualcosa».
Infine, sull’estate, l’esperto ha affermato: «Il sole si può prendere in tanti modi, anche in terrazzo. La mia è una battuta. La risposta seria è che non si può pensare ad aree affollate».