Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori del leader di Italia Viva Matteo Renzi, sono stati rinviati a giudizio per l’inchiesta per il fallimento delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv, che conta in totale 18 imputati. Bancarotta fraudolenta e emissione di fatture false i reati ipotizzati a vario titolo. Per questa inchiesta, due anni fa, i genitori di Renzi furono arrestati.
La prima udienza del processo è fissata per il 1 giugno e nasce da un’inchiesta che ha preso in esame la gestione di cooperative di servizi dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario.
Secondo le indagini, condotte dalla finanza e coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco, Tiziano Renzi e Laura Bovoli sarebbero stati amministratori di fatto delle cooperative indagate, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società.
L’avvocato Federico Bagattini, difensori dei genitori dell’ex premier, dopo il decreto che ha disposto il rinvio a giudizio dei suoi assistiti, emesso stamattina dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Firenze, Giampaolo Boninsegna, ha affermato: «La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui è questo chiamato per legge. È però emersa, già dalle carte, la prova dell’infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede».