Una bambina di otto anni è stata segregata in casa per sette in una casa di Attendorn, in Germania.
La piccola è stata, quindi, derubata della sua infanzia: le ‘carceriere’ sono state la madre e la nonna che le hanno impedito qualsiasi legame con il mondo esterno per quasi tutta la sua vita.
Ad indagare è la procura di Siegen. La madre e la donna della bambina sono accusate di non averle permesso di “partecipare alla vita”, come dichiarato da Patrick Baron von Grotthuss, portavoce della Procura. Quindi, niente scuola, niente giochi con gli altri bambini…
Il caso è stato scoperto a fine settembre dalla polizia, dopo alcune segnalazioni anonime. Una delle motivazioni della segregazione potrebbe essere stata la volontà della madre di sottrarla al padre, da cui si era separata. I nonni della bambina avrebbero coperto la figlia per anni, dichiarando al personale dell’Ufficio minori che figlia e nipote si erano trasferite in Italia.
Molti gli aspetti ancora da chiarire, con tanto di polemiche. Perché Attendorn è una cittadina di circa 25mila abitanti e non si capisce perché le segnalazioni del passato siano state sempre sottovalutate.
Ora la piccola si trova in affidamento temporaneo e sarebbe “in buone condizioni”: sa leggere e fare i conti ma avrebbe altri problemi inusuali, come salire le scale.
Positivo l’impatto con il mondo esterno: la piccola ha provato sorpresa e felicità. Tuttavia, sarà necessario un lungo percorso di assistenza psicologica.
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