Nel piccolo comune di Pietradefusi, in provincia di Avellino, si è verificata una ripresa dell’emergenza Covid-19.
Sono state riscontrate positività al coronavirus in circa una ventina di ragazzi, principalmente bambini che frequentano la scuola elementare presso l’Istituto Comprensivo locale.
Il sindaco Gaetano Musto ha deciso la chiusura della scuola fino a martedì 2 maggio e ha avviato procedure di disinfezione del complesso scolastico e dei mezzi di trasporto scolastici. Si ritiene che i contagi siano stati causati dalla partecipazione dei ragazzi alle feste di prima comunione tenutesi domenica scorsa.
Inoltre, si sono registrati numerosi nuovi contagi che coinvolgono persone adulte. In totale, all’Istituto Comprensivo sono iscritti 127 minori che frequentano asili, scuole elementari e medie.
Il sindaco ha avvisato la Regione Campania
Il primo cittadino ha affermato: “Dopo le segnalazioni a raffica di bambini risultati positivi, come primo cittadino ho subito comunicato alla Regione Campania quanto accaduto e predisposto la chiusura della nostra scuola”.
E ancora: “Una decisione che ho assunto in qualità di sindaco, per prevenire il rischioso dilagare del virus. Io mi sento orgoglioso della reazione dimostrata dalla mia comunità. Nessuno si è sottratto al suo dovere e sono scattati i tamponi in tutti quei nuclei familiari, che potevano essere entrati in contatto con il virus. Non potevamo esimerci dall’optare per la via della prudenza, abbiamo scelto di proteggere i nostri anziani. Come amministratore ho deciso di procedere subito con gli accertamenti sanitari sui contatti stretti dei bambini contagiati e con le operazioni di sanificazione degli ambienti comuni. Fortunatamente bambini e ragazzi contagiati hanno sviluppato i sintomi lievi dell’attuale variante del virus, e nessuno di loro versa in condizioni serie. Si tratta di un momento particolare per la nostra piccola e coesa comunità. Il pensiero è volato rapido ai lunghi anni di pandemia, alle nostre vittime. Sono state quattro le persone stroncate dal virus in questa guerra”.
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