L’approvazione del ddl Calderoli sull’Autonomia alla Camera con 172 sì, 99 no e 1 astenuto ha scatenato diverse reazioni nelle Regioni. Se il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si dice soddisfatto, gli altri governatori del Sud sono in rivolta.

Schifani: “Grande trasformazione, Sicilia ha le carte in regola”

“L’approvazione del regionalismo differenziato, grazie ai significativi miglioramenti normativi apportati da Forza Italia e recentemente anche con i suoi ordini del giorno, costituisce una importante sfida per il sistema delle autonomie. Una prova per rendere più giusta, più competitiva e più autonomista la nostra Repubblica. Per migliorare i servizi per i cittadini e le imprese”. Ha detto invece il presidente della Regione siciliana e presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia, Renato Schifani. “La Sicilia – prosegue – ha le carte in regola per partecipare a questa grande trasformazione, non solo perché è essa stessa il riferimento costituzionale dell’autonomia regionale sin dagli albori della Repubblica, ma anche perché adesso sta crescendo, incrementando Pil e investimenti, incrementando livelli di efficienza come dimostrato nel settore energetico. Emblematici i dati Svimez di oggi su crescita economica, investimenti produttivi ed esportazioni”.

Occhiuto: “Il centrodestra ha commesso un errore”

“Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia – Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo – che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Calabria.

De Luca: “Un’Italia a rischio”

“No, non è un’Italia più giusta né un’Italia più forte, è un’Italia a rischio”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca commentando le parole con cui la premier Giorgia Meloni ha definito il Paese dopo l’autonomia approvata. “Il Governo – ha detto De Luca – andava di corsa, loro come sapete soffrono di insonnia. Non sapevano che fare e hanno approvato questo decreto”.

Bardi: “Provvedimento da migliorare”

“Continuiamo a sostenere” che l’autonomia differenziata “non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto, in ordine all’accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento”. Così, in una nota, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

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