Brutte notizie per i fumatori italiani: Da oggi, giovedì 23 gennaio, è scattato un nuovo aumento del prezzo delle sigarette, con rincari che oscillano tra i 20 e i 30 centesimi a pacchetto. L’incremento, previsto dalla Legge di Bilancio 2024, si applica anche al tabacco trinciato e ai sigari. I nuovi prezzi sono consultabili sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e su quello della Federazione Italiana Tabaccai (FIT).
L’aumento dei prezzi riguarda 114 marche di prodotti del tabacco lavorato. Ad esempio, il prezzo di un pacchetto di Marlboro e Merit sale a 6,50 euro, mentre gli amanti del sigaro Toscano Antico del Brenta 1763 “Il Doge” dovranno sborsare 13,30 euro per la confezione da 3.
L’incremento dei prezzi trova la sua origine nella manovra finanziaria del 2023, successivamente rivista dalla Legge di Bilancio 2024. La manovra 2023 prevedeva un aumento di “28,20 euro per 1.000 sigarette e, a decorrere dall’anno 2025, in 28,70 euro per 1.000 sigarette”. La Legge di Bilancio 2024 ha poi ritoccato al rialzo queste cifre, fissando l’accisa fissa a 29,30 euro per ogni mille sigarette per l’anno 2024 e a 29,50 euro per 1.000 sigarette a decorrere dal 2025. L’onere fiscale minimo (composto da accise più IVA) è invece di 204,23 euro per mille sigarette dal febbraio 2024.
Come chiarito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per le sigarette l’accisa si calcola sommando una componente fissa, pari a 29,30 euro per 1.000 sigarette dal 1° gennaio 2024, a un elemento proporzionale, costituito dal 49,50% del prezzo di vendita al pubblico. Per i sigari, l’accisa si calcola applicando l’aliquota di base del 23,50% sul prezzo di vendita al pubblico.
La FIT ha comunicato che “in data odierna, limitatamente alle marche oggetto del cambio tariffa, sono inibite la vendita Cash & Carry (le vendite agli utenti professionali) e le levate suppletive (straordinarie e urgenti) per le quali sia stata fatta richiesta nella medesima giornata di oggi”.
Immagine: Grok.