In corso, dalle 22 di ieri sera, giovedì 19 giugno, un attacco hacker contro vari siti istituzionali italiani. La Polizia Postale ha confermato la notizia. L’attacco è stato rivendicato da Killnet, collettivo russo, come riportato sul proprio canale Telegram. Tra i siti colpiti: Consiglio Superiore della Magistratura, Agenzia delle Dogane, Ministeri di Esteri, Istruzione e Beni Culturali.

Si è appreso che l’attacco, in modalità DDoS, avrebbe riguardato qualche decina di siti e, dai primi rilievi, non sembrerebbe aver comportato furto di dati. Con Distributed Denial of Service (DDoS) si indica una forma comune di attacco DoS, in cui gli attacchi non provengono da un unico dispositivo ma i sistemi target vengono “stressati” con più richieste provenienti da computer (o altri dispositivi) diversi appartenenti a una botnet più ampia.

Nei giorni scorsi, dopo l’attacco a Eurovision sventato dalla Polizia Postale, il collettivo russo ha annunciato di avere “dichiarato guerra” a dieci Paesi, tra cui il nostro.

Per quanto concerne KillNet, si sa che è “un accentratore di diversi gruppi e competenze”, come spiegato su Cybersecurity360.it. E ancora: “KillNet è originariamente nato per lo sviluppo di una botnet per attacchi DDoS che, secondo fonte Cluster25, potrebbe essere costituita da un numero di zombies che varia dai 500.000 ai 700.000 (per ‘zombies’ si intende il numero di host infetti che possono essere utilizzati per attaccare gli obiettivi). Tale dimensione, calcolata sulla base del traffico di rete che la botnet riuscirebbe a generare secondo lo stesso collettivo (c.a. 2 Terabit) è più che sufficiente per mettere in difficoltà anche siti molto ben protetti”.

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