Indagate due ragazzine in Germania, ritenute le presunte assassine di una loro coetanea scomparsa qualche giorno fa. Svolta clamorosa sul caso della dodicenne uccisa in Germania a Freudenberg, vicino Coblenza. Secondo quanto riportano i media tedeschi, fra cui la Dpa, sospettate dell’omicidio sarebbero due coetanee di 12 e 13 anni.
Scomparsa sabato scorso
Luise F. era scomparsa sabato scorso e il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un bosco a pochi chilometri di distanza dal percorso che la bambina avrebbe dovuto fare per tornare a casa dopo essere stata da un’amica.
Le indagini lampo
La polizia tedesca ha praticamente chiuso il cerchio immediatamente, individuando le presunte assassine che adesso sono formalmente indagate. Anzitutto ha cominciato a ricostruire il percorso fatto dalla piccola vittima. Si era riusciti a sapere che la 12enne era stata poco prima da un0amica. Ma durante il tragitto è rimasta vittima della follia omicida.
Germania ancora macchiata di sangue
Nel dicembre scorso ci fu un altro omicidio che scosse ancora la terra tedesca. Un giovane originario di Messina, Christian Zoda di 23 anni, è morto dopo essere stato ferito a colpi di pistola davanti la pizzeria del padre a Albstadt, cittadina tedesca a Sud di Stoccarda. Secondo quanto ricostruito, il giovane ferito era stato portato in ospedale dov’è morto nel pomeriggio. Dopo rapide indagini la polizia tedesca ha fermato un uomo di 52 anni, che conosceva la vittima, con addosso la pistola con cui avrebbe sparato a Zoda. Il delitto sarebbe collegato alla sparizione di un’altra italiana, Sandra Quarta, 20 anni. Il cadavere della ragazza è stato trovato nel giardino del 52enne che ha sparato a Zoda.
Altri due giovani muoiono all’estero
Dopo l’omicidio nel Regno Unito dei due fidanzati Nino Calabrò e di Francesca Di Dio, un altro siciliano è morto in Germania. Come riporta il sito tedesco Schwarzwaelder bote, tutto sarebbe iniziato quando la ventenne italiana Sandra Quarta è stata vista per l’ultima volta prima che si perdessero le sue tracce. Prima un sorvolo della polizia nel distretto Albstadt di Ebingen che non dà alcun esito, poi le perquisizioni e un altro nulla di fatto. Colpi sparati dentro ad un cortile. L’obiettivo, risulta subito chiaro, era colpire il 23enne di origini messinesi Christian Zoda tendendogli un’imboscata davanti alla pizzeria gestita dal padre. Zoda rimane gravemente ferito e neppure il tempestivo trasferimento in ospedale riesce a salvargli la vita.
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