È stato arrestato dai Carabinieri e posto ai domiciliari Domenico Tallini, 68 anni, presidente del Consiglio Regionale, di Forza Italia. È accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. L’indagine che ha portato all’arresto di Tallini riguarda i suoi presunti rapporti con la cosca Grande Aracri della ‘ndrangheta.
Stando all’accusa, i rapporti tra Tallini e la cosca avrebbero riguardato la costituzione di una società, con base a Catanzaro, finalizzata alla distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali mediante una rete di punti vendita costituiti da farmacie e parafarmacie (20 in Calabria, due in Puglia e una in Emilia Romagna).
Tallini avrebbe fornito supporto alla cosca, soprattutto nella fase di avvio del progetto ed il suo intervento e sarebbe stato ricambiato anche con il sostegno della cosca alle elezioni regionali del novembre 2014. Il contributo di Tallini sarebbe stato decisivo per favorire e accelerare l’iter burocratico inziale per ottenere le necessarie autorizzazioni per la costituzione della società per la distribuzione di medicinali. Nell’operazione sono coinvolte altre 18 persone.
Tallini è stato eletto nel marzo scorso fino all’ultima seduta del Consiglio regionale della Calabria che è stato sciolto, in seguito alla prematura scomparsa della presidente Jole Santelli lo scorso 10 novembre.
Tallini è nato a Catanzaro il 29 gennaio 1952, è sposato e ha due figli. Ex dipendente Enel, nelle regionali del 2020 è stato eletto nella circoscrizionale Calabria centro con la lista Forza Italia con oltre 8.000 preferenze. Al vertice della massima assemblea elettiva calabrese è stato eletto a marzo scorso. È alla sua quarta legislatura.