Il figlio di un governatore russo è stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa su richiesta degli Stati Uniti d’America. È accusato, insieme ad altri quattro connazionali, di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro.
Si tratta di Artem Uss, figlio del governatore della regione di Krasnoyarsk, Alexander Uss, secondo cui si tratta di un arresto politico: “La fornitura di prodotti petroliferi, attrezzature pubbliche e veicoli tecnici, liberamente venduti e acquistati in tutto il mondo, viene improvvisamente dichiarata illegale dalle autorità americane. E perché? Solo perché è fatto per il bene della Russia. Le connotazioni politiche di queste accuse sono evidenti”, ha scritto su Telegram.
L’ambasciata russa in Italia, in un comunicato, ha spiegato che Artem Uss è stato arrestato lunedì scorso, 10 ottobre: “Entro 45 giorni gli Stati Uniti sono tenuti a fornire alla giustizia italiana il fascicolo con la formulazione del capo di imputazione, che deve essere esaminato entro 6 mesi. Il cittadino russo non ha espresso lamentele sulle condizioni di detenzione. Il Consolato Generale della Federazione Russa a Milano ha già tenuto due incontri con Artem Uss, mantiene un costante contatto con il suo avvocato italiano e intende continuare a seguire da vicino questa situazione”.
Nel dettaglio, Artem Uss è accusato, insieme ad altri 4 russi e 2 briker petroliferi venezuali, di avere acquistato negli USA componenti elettronici destinati ad equipaggiare aerei, radar o missili, e di averli rivenduti a compagnie russe eludendo le sanzioni in vigore. Si sospetta che questa rete abbia utilizzato la stessa società di copertura per trasferire centinaia di milioni di barili di petrolio venezuelano in Russia e Cina.