- Indagato Domenico Arcuri, ex commissario per l’Emergenza Covid-19.
- I reati contestati: abuso d’ufficio, peculato e corruzione.
- Sequestrate anche 800 milioni di mascherine.
Domenico Arcuri, ex commissario per l’Emergenza Covid-19, è indagato per abuso d’ufficio e peculato nell’ambito dell’indagine che coinvolge, tra gli altri, gli imprenditori Mario Benotti, Andrea Vincenzo Tommasi ed Edisson Jorge San Andres Solis.
L’ex capo della struttura commissariale è iscritto anche per il reato di corruzione, fattispecie per la quale i pm capitolini, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, hanno sollecitato l’archiviazione
Arcuri è stato già ascoltato dai pubblici ministeri Varone e Tucci della Procura di Roma, in relazione alla nota inchiesta sulle mascherine per le fattispecie di abuso d’ufficio e peculato. Lo ha comunicato l’ufficio stampa dell’ex Commissario, secondo cui «è stato così possibile un confronto e un chiarimento che si auspicava da molto tempo con l’Autorità giudiziaria, rispetto alla quale sin dall’origine dell’indagine Arcuri ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo, al fine di far definitivamente luce su quanto accaduto».
Inoltre, su diposizione della Procura di Roma sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza oltre 800 milioni di mascherine provenienti dalla Cina risultate «non regolari». L’attività di sequestro è stata svolta presso, tra l’altro, presso la struttura commissariale nazionale e alcune di quelle regionali nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati i già citati Mario Benotti e Domenico Arcuri. Per Benotti l’accusa è quella di frode nelle pubbliche forniture.
Il commento di Matteo Salvini, Leader della Lega: «Ovviamente dopo i ballottaggi…», riferendosi alla notizia che, quindi, secondo l’ex vice premier, se fosse stata data prima di domenica, avrebbe potuto condizionare anche il voto del secondo turno delle amministrative.
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