Il granchio blu ha provocato danni per oltre 100 milioni di euro ai pescatori italiani, devastando gli allevamenti di vongole, cozze, ostriche, telline e pesci come sogliole e cefali. La situazione rischia di peggiorare ulteriormente se non verranno adottate misure urgenti per fermare l’invasione di questo predatore marino.

Il Veneto: regione più colpita

Coldiretti Pesca denuncia che il Veneto è la regione maggiormente colpita dall’emergenza. Nel Delta del Po, sia nel versante veneto che in quello emiliano, la produzione di vongole è stata praticamente azzerata dalla primavera del 2023 ad oggi. Il granchio blu, capace di frantumare i gusci delle vongole, ha devastato  anche gli allevamenti di cozze, inclusa la pregiata Scardovari Dop.

Impatto economico

Oltre 2.000 famiglie nella zona del Delta del Po sono minacciate dalla crisi, con gran parte dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi in cassa integrazione. Il settore dell’acquacoltura in Italia, che vale circa mezzo miliardo di euro, vede nelle cozze la voce più importante, seguite dalle vongole e, in crescita, dalle ostriche.

La soluzione

Di fronte alla diffusione di una delle specie invasive più pericolose nel Mediterraneo, Coldiretti propone la promozione del consumo del granchio blu. Al Villaggio di Venezia, sono stati presentati piatti a base di granchio blu, creati dai cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica.

Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, il 54% degli italiani supporta questa iniziativa. L’8% ha già assaggiato piatti a base di granchio blu, mentre il 46% si dichiara disposto a farlo. Un altro 46% invece non è interessato ad assaggiarli.

L’obiettivo di Coldiretti è contenere la diffusione eccessiva del granchio blu, che sta invadendo i fondali delle coste italiane, creando al contempo nuove opportunità economiche per le comunità colpite. La creazione di una filiera che coinvolga pesca, grande distribuzione, ristoranti e agriturismi potrebbe rappresentare una soluzione efficace.