Alina Kabaeva, la compagna di Vladimir Putin, ha festeggiato ieri, giovedì 12 maggio, il suo 39° compleanno. Varie fonti estere danno due notizie che la riguardano: le autorità russe avrebbero avviato un’indagine sul suo ex e sarebbe incinta.
Innanzitutto, l’ex della ginnasta olimpica è il colonnello Shalva Museliana, fuggito all’estero, accusato di avere sabotato la sicurezza in quattro porti strategici dell’Artico e travolto da uno “scandalo di corruzione”. L’uomo, se dovesse essere catturato all’estero ed estradato a Mosca, rischia una lunga pena detentiva.
Sulla relazione con la Kabaeva, si sa che Museliana era sposato e aveva un figlia piccola quando i due cominciarono a frequentarsi, nei primi anni 2000 e, a tal proposito, il colonnello disse: “Stiamo insieme da quasi un anno e mezzo e penso di essere il suo primo e ultimo uomo. Tutto il resto è affare nostro”.
Poi, però, cominciò a spargersi la voce dalla relazione ‘segreta’ tra Alina Kabaeva e il presidente russo che, all’epoca, era sposato. La relazione, come sappiamo, è stata sempre smentita ma la coppia illustre avrebbe almeno due figli in comune, nascosti agli elettori russi. Putin, tra l’ltro, si sarebbe recato di recente a Sochi, nel Mar Nero, dove si sospetta che la donna viva, visitando anche un scuola d’élite il giorno prima del compleanno. Il Cremlino, comunque, non commenta mai la vita privata del presidente.
Tornando all’ex, i presunti crimini di Museliana sarebbero stati commessi mentre era a capo di “misure di sicurezza anti-criminali” nella Guardia nazionale russa, che riporta direttamente a Putin. Lui ed altri sono sospettati di avere intascato tangenti per fornire motoslitte, SUV e motoscavi alla Guardia artica.
Un’indagine del comitato di ricerca russo, guidato da un ex amico di università di Putin, infatti, ha concluso che “il colonnello Shalva Museliana ha organizzato il furto di fondi statali”, come riportato dal quotidiano Kommersant. L’attrezzatura aveva il compito di proteggere i porti di Provedenia, Tiksi, Pevek e Sabeta ed è stata acquistata con le tangenti. Per di più, è stato precisato che l’acquisto non era idoneo allo scopo previsto. Il gruppo criminale, infine, “era caratterizzato da una chiara divisione dei ruoli, una disciplina impeccabile e la capacità di cospirare”.
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