Ancora un riconoscimento per il giornalista ragusano Paolo Borrometi, costretto a vivere con la protezione di una scorta a causa delle aggressioni e delle minacce ricevute per il suo giornalismo d’inchiesta e antimafia.
Gli è stato assegnato il Premio Peter Mackler del 2019 per il giornalismo coraggioso ed etico, alla Craig Newmark Graduate School of Journalism di New York. Il Premio Peter Mackler premia i giornalisti e i redattori che hanno dimostrato un impegno per l’equità, l’accuratezza e la verità sul potere e un impegno corrispondente per far valere il diritto di pubblicare o trasmettere quelle storie in paesi in cui i media indipendenti sono minacciati.
“Le pubblicazioni di Borrometi sulla mafia siciliana lo hanno reso bersaglio di minacce di morte e attacchi personali, compreso le aggressioni fisiche. Tuttavia, ha continuato a scrivere sulla criminalità organizzata per la rete televisiva italiana TV2000, per La Spia, il sito di notizie che ha creato nel 2013 e per Articolo 21, un’associazione che sostiene la libertà di espressione”, recita la presentazione della cerimonia di consegna del premio, avvenuta ieri 25 settembre.
Grande la risonanza, a livello internazionale, del premio e del lavoro di Borrometi. Il giornalista ha dedicato il riconoscimento a Daphne Caruana Galizia, a Giulio Regeni, a Antonio Megalizzi ed ai due piccoli Angeli Alessio e Simone D’Antonio, cronisti che hanno pagato con la vita il loro coraggioso lavoro. “Ci sono giorni pieni di vento, ci sono giorni pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di lacrime, e poi ci sono giorni pieni d’amore che ti danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni”.
Parafrasando Romano Battaglia, gioisco con voi amici miei e vi ringrazio per le migliaia di attestazioni di affetto e stima. Dopo tanta sofferenza, tanta paura, tanta stanchezza, ho vissuto una delle più grandi emozioni della mia vita.
Grazie a chi c’è stato, a chi non mi ha mai fatto mancare il proprio supporto. Questo importantissimo premio è tutto per voi, per noi”, ha scritto su facebook Borrometi.
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