Era il 31 dicembre 1993 quando negli Stati Uniti d’America si persero per sempre le tracce di Ylenia Carrisi, la figlia di Al Bano e Romina Power.
Da un lato c’è un padre che si è arreso e dall’altro una madre che continua a cercare la figlia, lanciando spesso appelli, soprattutto tramite i social media.
Come riportato da Libero, nella sua autobiografia È la mia vita del 2006, Albano Carrisi, 76 anni, sotiene che Ylenia, sotto effetto di sostanze stupefacenti, si sia tolta la vita, gettandosi in uno dei corsi d’acqua del Mississipi.
L’artista pugliese, infatti, ha scritto: «Ho nutrito per anni la speranza ma oggi so che se n’è andata tra le acque di quel fiume». Poi, ha anche sottolineato che «ho bevuto fino a stordirmi prima di aggiungere alla mia autobiografia la parte sulla scomparsa di mia figlia Ylenia. Poi ho chiamato il giornalista che ha collaborato con me alla stesura del libro, e ho dettato. Non ho neppure voluto rileggerlo».
L’ultimo appello di Romina Power della figlia risale al mese scorso su Instagram: «Novembre è il mese in cui è nata Ylenia. È scomparsa negli Stati Uniti nel gennaio del 1994. Aveva 23 anni. Non ho mai perso la speranza di riabbracciarla di nuovo. So che da allora deve essere cambiata, ma se qualcuno riconosce una donna che assomiglia a questa ragazza, per favore mi contatti».
La morte presunta di Ilenya è stata, comunque, dichiarata nel 2014 su istanza del padre dal Tribunale di Brindisi.