Un calciatore della nazionale giovanile afgana è morto dopo essere caduto da un aereo americano, all’aeroporto di Kabul. Ne parla Sky News.
Migliaia di persone, una volta che i talebani hanno preso il potere, stanno cercando di fuggire dall’Afghanistan e alcuni cercano di salire a bordo degli aerei in fase di decollo.
Stando a quanto riportato dall’agenzia di calcio Ariana, lunedì scorso, 16 agosto, il calciatore della nazionale giovanile Zaki Anwari è caduto da un Boeing C-17 dell’USAF. La sua morte è stata confermata dalla Direzione Generale per lo Sport: il 19enne è morto dopo avere tentato di aggrapparsi all’esterno dell’aereo militare americano.
L’aeronautica statunitense ha dichiarato ieri, mercoledì 18 agosto, che sta indagando su quanto successo prima che il velivolo decollasse dall’aeroporto internazionale di Hamid Karzai (HKIA), con attorno civili afghani.
Quel C-17 Globemaster trasportava circa 640 afgani, ovvero più di cinque volte il carico utile raccomandato, dopo che centinaia di persone si sono riversate sull’aereo.
Una foto, che mostra i civili afgani, accucciati e ammassati l’uno contro l’altro sul pavimento dell’aereo militare, è diventata virale sui social media:
Funzionari della difesa degli Stati Uniti d’America hanno affermato che l’aereo è decollato dall’aeroporto internazionale della capitale dell’Afghanistan con quello che si ritiene sia il numero più alto di persone mai trasportato sul C-17, un aereo cargo militare che è stato utilizzato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati per quasi 30 anni. È atterrato in sicurezza in Qatar.
«Oltre ai video online che raccontano la cadute di persone dall’aereo alla partenza, sono stati scoperti resti umani nel vano ruota del C-17 dopo l’atterraggio alla base aerea di Al Udeid, in Qatar», si legge in una nota.
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