“Una strategia comune per puntare all’inserimento degli aeroporti siciliani nei finanziamenti dei fondi strutturali e la richiesta di applicazione di quanto riconosciuto dal Parlamento con la Risoluzione sulla condizione di Insularità, della quale sono stata relatrice, perché i nostri scali non vengano ancora esclusi dagli aiuti di Stato. Per questo ho voluto riunire a Bruxelles, martedì 21 giugno, per la prima volta allo stesso tavolo, i presidenti e amministratori delegati dei quattro aeroporti siciliani, assieme ai rappresentanti di Enac, Ministero dei Trasporti, Commissione Europea, perché discutere concretamente delle opportunità di finanziamento e di intervento europeo per i progetti di ampliamento e ammodernamento delle infrastrutture aeroportuali siciliane è, più che mai in questo momento, utile ed opportuno”.
Lo dichiara Michela Giuffrida, eurodeputato del Pd, e membro della Commissione per lo Sviluppo regionale.
“L’attuale programmazione comunitaria dei fondi strutturali – spiega l’eurodeputato – esclude interventi sugli aeroporti, possibili invece nella passata programmazione 2007-2013. Il primo obiettivo è dunque lavorare perché, anche alla luce di progetti pilota che hanno trovato il supporto della Commissione europea, la prossima programmazione possa prevedere interventi fondamentali per la mobilità, la connettività e la competitività della Sicilia attraverso i suoi aeroporti.
C’è poi la questione degli aiuti di Stato. Dai quali – prosegue Giuffrida – gli aeroporti siciliani saranno ancora esclusi perché la proposta attualmente formulata dalla Commissione europea in sede di modifica del regolamento prevede parametri che impediscono ai nostri aeroporti di accedervi. Per evitarlo – spiega l’eurodeputato del Pd – la Sicilia può e deve ora proseguire sulla strada già tracciata dalla Risoluzione sulla condizione di insularità.
“La questione chiave e il punto di partenza della discussione, al netto delle polemiche e delle problematiche derivanti da rinnovo di governance e dilemma privatizzazioni – continua l’europarlamentare – è che i quattro aeroporti siciliani operano in una regione con handicap territoriali che derivano dalla condizione stessa di insularità riconosciuta con la Risoluzione votata a larga maggioranza dal Parlamento europeo e di cui la Commissione deve ora prendere atto. L’obiettivo è quindi – precisa Giuffrida – negoziare e attivare misure commisurate a questa situazione di svantaggio, dagli aiuti di Stato all’uso dei fondi strutturali, senza trascurare le opportunità fornite dal fondo europeo di investimenti strategici”.
All’incontro parteciperanno il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli, il presidente della Sac Catania, Salvatore Bonura, Franco Giudice,presidente Airgest Trapani, Rosario Dibennardo, presidente Soaco Comiso, Giuseppe Mistretta, amministratore delegato Gesap Palermo, il presidente dell’Enac Vito Riggio, Massimo Garbini, Managing Director SESAR, Nicola Minasi, consigliere Rappresentanza italiana presso l’Unione europea – coordinamento aiuti di Stato, oltre al rappresentante del Ministero dei Trasporti italiano e a quello della Commissione europea.
“Sarà l’occasione per un confronto diretto e per analizzare le sfide e le opportunità future di crescita degli aeroporti siciliani. Il traffico aereo nei quattro aeroporti dell’Isola è in crescita costante: per Palermo il 2015 si è chiuso con +7,44% di passeggeri in transito, rispetto al 2014, sfiorando il tetto dei cinque milioni di presenze con un notevole aumento dei passeggeri internazionali. Arrivano invece a 7 milioni i passeggeri di Fontanrossa, che è il più grande aeroporto del Mezzogiorno. Non sono numeri trascurabili – conclude Giuffrida – come non è trascurabile l’incidenza del funzionamento degli aeroporti sulla stessa vita e prosperità economica dell’Isola. Ritengo che il luogo scelto per l’incontro, la capitale d’Europa, oltre a dare l’opportunità a tutti gli interlocutori di confrontarsi direttamente con i rappresentanti della Commissione, abbia un forte significato simbolico. Fare assumere ai nostri principali scali, collocati al centro del Mediterraneo, il ruolo che meritano in Europa e realizzare il più rapidamente possibile gli ambiziosi progetti di sviluppo che i siciliani attendono da tempo. Ecco su cosa, con un progetto condiviso, dobbiamo lavorare insieme”.
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