Il Reddito di cittadinanza, la misura per contrastare la povertà fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, è al centro del mirino di alcune forze politiche che vorrebbero abrogarlo tramite un referendum popolare.

“Tra i contenuti su cui dobbiamo puntare secondo me c’è anche la proposta di indire dei referendum per abrogare leggi sbagliate come il reddito di cittadinanza”, avrebbe detto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, nel corso di una riunione del gruppo.

Ma a puntare sull’abrogazione della norma non sarebbe solo il partito di Berlusconi. Anche Fratelli d’Italia qualche tempo fa aveva annunciato l’ipotesi di una raccolta firme per cancellare quella che Giorgia Meloni ha definito “follia del reddito di cittadinanza”. Per di più, anche la Lega, che era al governo insieme ai 5 Stelle quando il provvedimento è stato approvato, aveva espresso più di una perplessità sulla misura.

Da parte del Pd, oggi in maggioranza insieme ai grillini, non erano mancate critiche anche aspre contro il Reddito di cittadinanza e più volte aveva parlato dell’ipotesi di un referendum per abrogarlo. Un referendum – diceva Sandro Gozi ex Pd passato a Italia Viva di Matteo Renzi – non contro il principio sacrosanto di aiutare gli ultimi, di accompagnare le persone nella ricerca di un lavoro dignitoso, ma un referendum contro una misura pensata male e scritta peggio, una mancia indegna che non garantisce lavoro e che anzi incentiva il nero”.

Oggi il Partito Democratico pare non abbia più voglia di battere sull’abolizione della norma anche se non mancano le critiche e le ipotesi per una revisione soprattutto negli aspetti che riguardano le politiche attive per il lavoro. Da parte sua, il governo Conte pare intenzionato a confermare il Reddito di cittadinanza anche per il 2020. Dopo si vedrà.

 

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