Addio ad Akira Toriyama, fumettista giapponese, creatore della celebre serie cult di manga Dragon Ball. Aveva 68 anni. Lo ha annunciato la casa editrice Sueisha Inc.
Dragon Ball, lanciato nel 1984, è diventato negli anni un fenomeno mondiale, da cui sono derivati adattamenti televisivi, cinematografici e videogiochi.
Akira è morto a causa di un ematoma subdurale. La scomparsa risale allo scorso primo marzo ma la notizia è stata diffusa solo oggi.
I volumi del fumettista hanno venduto più di 260 milioni di copie in tutto il mondo, rendendolo uno dei manga più conosciuti di sempre.
“È con profondo rammarico che annunciamo la sua scomparsa. Sappiamo che aveva ancora diverse opere in fase di produzione con il solito grande entusiasmo”, si legge in una dichiarazione sul sito internet dell’editore, Shueisha.
Toriyama ha esordito nel 1978, guadagnando popolarità dopo l’uscita del suo manga Dr. Slump, serializzato sul settimanale Shukan Shonen Jump nel 1980 e per cui vinse il Premio Shōgakukan, uno dei più prestigiosi del Paese, per il miglior manga shōnen, una categoria di manga indirizzati principalmente a un pubblico maschile.
All’inizio degli anni 80, ispirato dalla sua passione per i film di kung fu, in particolare quelli di Jackie Chan, Toriyama creò la serie Dragon Boy, che racconta la storia di Tangtong, un giovane ragazzo con abilità nelle arti marziali, incaricato di scortare una principessa nel suo paese natale.
Dragon Boy fu pubblicato per la prima volta su Fresh Jump nel 1983 e si evolverà l’anno successivo in Dragon Ball.
La serie racconta la storia di Son Goku, che si sta allenando nelle arti marziali, che incontra una ragazza di nome Bulma e si unisce a lei nella sua missione di trovare le sette sfere del drago e di difendere la Terra dagli umanoidi alieni chiamati Saiyan.