Come prevedibile non c’è stata alcuna fumata bianca, ma il conclave del centrodestra siciliano convocato direttamente da Silvio Berlusconi ad Arcore, ha prodotto dei passi avanti che potrebbero presto rendere più semplice il percorso del centrodestra siciliano alle Regionali e disegnare l’impalcatura della coalizione in ambito nazionale.
All’ex presidente del Consiglio è stata rappresentata la situazione siciliana e a quanto apprende si sarebbe anche ammorbidito sulla possibilità di far ri-convergere Angelino Alfano nell’alveo del centrodestra, nonostante l’attuale ministro degli Esteri proprio oggi abbia vissuto uno dei corteggiamenti più intensi dall’ala centrista: quello di Pier Ferdinando Casini a cui si sono accodati esponenti autorevoli del Pd (Raciti e Faraone in testa), ma anche il chiarimento di Giuseppe Castiglione che ha confermato il dialogo con i dem, ma non l’accordo.
Al pranzo di lavoro, oltre al commissario di Fi in Sicilia Gianfranco Micciché e al fedelissimo Niccolò Ghedini, c’era anche Gaetano Armao, fondatore del Movimento Sicilia Nazione, che in molti danno per papabile.
Sembrerebbe che il Cav sia rimasto interessato dal progetto presentato dall’ex assessore del governo Lombardo. Si tratta di una piattaforma che mette assieme i ‘siciliani indignati’ proponendo un vero e proprio manifesto in cui sono racchiuse le criticità antiche della Sicilia, ma anche l’avanzare della desertificazione e dell’impoverimento.
Berlusconi, però, sa che dalle elezioni regionali può innescare la remuntada in chiave nazionale, così l’obiettivo resta quello di una coalizione più ampia possibile da Ap fino a Fratelli d’Italia che è già in campo con Nello Musumeci. Il fondatore di Forza Italia conosce da tempo il leader di Diventerà Bellissima essendo stato anche componente di un suo governo e soprattutto non vuole disperdere le forze all’interno dello stesso elettorato di centrodestra.
Il passaggio successivo è stato così una telefonata, per augurarsi buone vacanze e la promessa di vedersi a settembre per parlare di programmi comuni, fatta da Silvio Berlusconi a Giorgia Meloni.
Nel corso del colloquio, a quanto si apprende, la leader di Fratelli d’Italia avrebbe ribadito la sua indisponibilità ad allearsi con Alfano, ma avrebbe anche riproposto la via delle liste civiche da concordare con il candidato alla presidenza della regione.
Meloni, a quanto pare avrebbe chiesto al Cavaliere di incontrare anche Musumeci che per lei resta l’unico candidato in grado di portare il centrodestra alla vittoria.
Così, in classico stile berlusconiano, al termine dell’incontro l’ex premier avrebbe deciso di commissionare dei sondaggi ad hoc per testare l’appeal sia di Musumeci sia di Gaetano Armao.
A breve si conosceranno le prossime mosse, ma è certo che sarà un ferragosto tutt’altro che vacanziero per molti dei maggiorenti del centrodestra siciliano.
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