6 agosto: trasfigurazione del Signore. Gesù aveva già predicato per due anni il Vangelo dell’amore per tutta la Palestina, e si era già scelti i dodici Apostoli, ma la Buona Novella non era ancora stata compresa da tutti. Allora prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, li condusse sulla cima del monte Tabor ed innanzi a loro si trasfigurò: il suo viso divenne splendente come il sole e le sue vesti candide come la neve.
All’improvviso si udì una voce che diceva:”Questo è il mio Figliuolo diletto nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo”. Gesù, visto il loro sgomento, si avvicinò loro dicendo:”Levatevi e non temete”.
Il 6 agosto 2005, un Atr 72 della Tuninter, la compagnia charter della Tunisair, partito da Bari con destinazione Jerba, dopo un’ora circa dal decollo precipitò a 12 miglia dalla costa di Palermo, provocando la morte di 16 persone e il ferimento di altre 23. Le vittime erano tutte di nazionalità italiana.
L’aereo effettuò un ammaraggio di fortuna al largo della costa di Punta Raisi, dove è situato l’aeroporto di Palermo, dopo aver dichiarato l’emergenza. Le indagini hanno determinato che l’incidente fu provocato dall’esaurimento del carburante, causato sia dal non rispetto delle procedure di misurazione a terra sia dall’indicatore di bordo non idoneo per quel tipo di aeromobile.
Le prove condotte dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo determinarono che utilizzando uno strumento per la misurazione della quantità di combustibile adatto ad un aereo di tipo ATR-42 su un ATR-72, esso misura una quantità di combustibile superiore a quella effettivamente presente. È stato dimostrato che lo strumento avrebbe indicato una quantità di combustibile superiore a quella reale di circa 1.800 kg.
L’Ansv al termoine dell’inchiesta emanò due raccomandazioni di sicurezza, dove si invitava l’Agenzia europea per la sicurezza aerea a verificare la presenza dei corretti indicatori su tutti gli aerei di tipo ATR-42 e ATR-72.
Antonino Cassarà, detto Ninni, fu assassinato da Cosa Nostra il 6 agosto 1985, all’età di 38 anni.
Sposato e padre di tre figli, all’epoca dell’omicidio era vicedirigente della squadra mobile di Palermo. Tra le numerose operazioni cui prese parte, spesso insieme al commissario Giuseppe Montana (ucciso a fine luglio di quello stesso anno), ci fu quella denominata ‘Pizza Connection’, in collaborazione con forze di polizia degli Stati Uniti. Cassarà collaborò con Giovanni Falcone e con il ‘pool antimafia’ della Procura di Palermo le cui indagini portarono all’istruzione del primo maxiprocesso alle cosche mafiose (iniziato il 10 febbraio 1986). La sua esecuzione fu portata a termine da un commando armato di 9 uomini che attaccò lui e gli agenti di scorta davanti al portone della sua abitazione. Spirò sulla scala di casa tra le braccia della moglie. Il 17 febbraio 1995, sono stati condannati all’ergastolo, come mandanti del delitto, cinque componenti della Cupola mafiosa: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia. Un encomiabile caso di giustizia resa in tempi accettabili (meno di 10 anni).
6 agosto, da non dimenticare: 2001, Il presidente statunitense George W. Bush riceve un rapporto intitolato ‘Bin Ladin Determined To Strike in US’ (Bin Laden è determinato a colpire negli Stati Uniti) esattamente 35 giorni prima dell’attentato alle Torri gemelle;1991, Tim Berners-Lee pubblica il primo sito World Wide Web nella rete internet, dando vita alla rivoluzione della triplia W: www; 1997, la Microsoft compra azioni per un valore di 150 milioni di dollari della Apple Computer, che si trova in difficoltà finanziarie.
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