“L’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori finora ha prodotto un effetto modesto sulle vaccinazioni. Mi aspettavo di più in questo senso”. A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus.
“Impossibile fare 12/15 milioni di tamponi a settimana”
“Se questi 4-5 milioni di lavoratori non si vaccineranno in questa settimana bisognerebbe fare 12-15 milioni di tamponi a settimana e questo non sarebbe proprio fattibile perché non abbiamo questa capacità produttiva – aggiunge – la soluzione è che questi 4-5 milioni di lavoratori si vadano a vaccinare oppure bisognerà andare verso un obbligo vaccinale“.
8,4 milioni non vaccinati
Cartabellotta sottolinea: “Oggi abbiamo raggiunto una percentuale importante di vaccinati, forse anche inimmaginabili fino a qualche mese fa. Bisogna però anche tenere conto che oggi abbiamo 8,4 milioni di italiani over 12 che non hanno fatto nemmeno una dose, tra questi ci sono 4-5 milioni in età lavorativa”.
No tamponi rapidi a 72 ore
Di fatto “la validità del tampone molecolare è già stata estesa a 72 ore, però ha dei costi molto superiori rispetto a quello antigenico e i tempi di risposta non sono immediati. Il problema reale è che le 48 ore fissate per il tampone rapido rappresentano un ragionevole compromesso che sta a metà tra politica, esigenze sociali, scienza e la reale affidabilità del tampone che in altri Paesi d’Europa viene richiesto ogni 24 ore. Più ci si allontana dal momento in cui viene effettuato il tampone più aumenta la possibilità di contagio”. Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sull’ipotesi di estensione della validità del tampone rapido a 72 ore.
Green pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro
Magistrati e dipendenti di Bankitalia, colf, badanti, elettricisti e idraulici, ministeriali e dipendenti dei consigli comunali, governatori e consiglieri regionali eletti alle elezioni, volontari: dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre, quando è prevista la scadenza dello stato d’emergenza, il green pass diventa obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro e andrà ad incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani di cui 14 milioni e 700mila impiegati nel settore privato. Compresi deputati e senatori. Sanzioni da 400 a 1.500 euro.
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