4 agosto San Giovanni Maria Vianney. Sacerdote francese del paese di Dardilly, della diocesi di Lione, patrono dei parroci. Il piccolo Giovanni fu costretto a procrastinare la chiamata divina per aiutare i genitori nei lavori campestri e successivamente per servire nell’esercito. Una volta tornato a casa riuscì a farsi accettare in seminario. Venne finalmente ordinato sacerdote. Fu eletto vicario di Ecully e poi mandato parroco ad Ars. Trovò quella parrocchia completamente abbandonata, ma il suo zelo, la sua profonda umiltà e la sua ardente carità in poco tempo cambiarono i costumi di quella comunità. Le sue armi nella cura delle anime furono l’incrollabile devozione a Maria, al rosario e all’eucarestia. Morì il 4 agosto 1859. estenuato dalle fatiche, macerato dai digiuni e dalle penitenze.
4 agosto 1974, San Benedetto Val di Sambro (città metropolitana di Bologna): sulla linea ferroviaria Firenze – Bologna, in prossimità dell’uscita dalla lunga galleria appenninica, in località San Benedetto Val di Sambro, un ordigno ad alto potenziale, esplose nella ritirata della vettura numero 5 del treno Italicus, affollato di gente che si spostava in occasione dell’inizio delle vacanze estive. I soccorsi, difficilissimi nel buio del tunnel, estrassero dalle lamiere del treno 12 morti e 44 feriti. Tale attentato, ricordato come tragedia dell’Italicus, è un altro tragico tassello della cosiddetta strategia della tensione di fatto iniziata con l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, il 12 dicembre 1969, noto come strage di piazza Fontana. A tutt’oggi non sono stati identificati i mandanti.
4 agosto 1978, Sara Simeoni, durante un meeting a Brescia, stabilisce il record mondiale di salto in alto superando per la prima volta il muro dei 2 metri (m 2,01).
Il curriculum di questa straordinaria atleta annovera: la medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Mosca del 1980, due medaglie d’argento ai giochi olimpici di Montreal 1976 e Los Angeles 1984, un oro e due bronzi agli europei, quattro ori agli europei al coperto, due vittorie alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo e 24 titoli italiani. Ha indossato la maglia azzurra per 72 volte. Maestra di tecnica e determinazione riusciva ad esaltare le sue qualità nelle competizioni più difficili e contro le avversarie più qualificate. Per capire di che pasta fosse fatta, Sara fu ‘costretta’ ad eguagliare il suo freschissimo record mondiale per avere ragione della rivale di sempre, la tedesca Rosemarie Ackermann, e aggiudicarsi il titolo agli europei di Praga del 1978.