3 maggio San Filippo e Giacomo Apostoli. Il 3 maggio si celebra in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di San Filippo e Giacomo Apostoli. San Filippo apostolo (Betsaida, 5 circa – Ierapoli, 80) è menzionato nei Vangeli come uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo: indicato al quinto posto nell’elenco degli Apostoli dei Vangeli sinottici. Non va confuso con Filippo il diacono che evangelizzò la Samaria secondo la narrazione riportata negli Atti degli Apostoli. Anche Giacomo il Minore (5 circa – 62) è stato uno degli apostoli di Gesù. Sulla base di così scarse citazioni non è dunque possibile ricostruire alcunché della sua vicenda biografica, neppure nel periodo in cui fu un seguace di Gesù. Nel resto degli Atti e in altri scritti neotestamentari manca qualsiasi riferimento anche di una sua attività seguente alla morte del Cristo.
3 maggio 1469 – In quel giorno nasce a Firenze Niccolò Machiavelli. E’ segretario della Repubblica fiorentina dal 1498 al 1512, quando, al ritorno dei Medici, abbandona la vita politica, ritirandosi in campagna. È in questo periodo che Machiavelli scrive i suoi volumi più celebri: il Principe e i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. Nel 1525 pubblica le Istorie fiorentine, commissionate cinque anni prima dal cardinale Giulio de’ Medici, il futuro papa Clemente VII. Muore a Firenze il 21 giugno 1527.
3 maggio 1937 – In quel lunedì viene assegnato il Premio Pulitzer a “Via col vento”, romanzo di Margaret Mitchell. Il prestigioso riconoscimento viene attribuito al caso letterario statunitense. Pubblicato nel 1936, il testo vende 180.000 copie nelle prime quattro settimane. Il successo della storia, che ha per protagonista RossellaO’Hara, una ragazza egocentrica e spregiudicata, sarà bissato con l’omonimo, famosissimo, film del 1939.
3 maggio 1968 – In quella data a Parigi la polizia si scontra con gli studenti universitari della Sorbona che protestano per la chiusura della facoltà di scienze di Nanterre. I poliziotti fermano 500 universitari. La battaglia del maggio francese proseguirà per tutto il mese. Il bilancio finale degli scontri sarà di 400 feriti e 180 auto distrutte. Ma la protesta degli studenti sarà appoggiata, con una serie di scioperi, dai lavoratori e costringerà il presidente francese Charles De Gaulle a indire nuove elezioni.
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