1 settembre Sant’Egidio. L’1 settembre si commemora in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di Sant’Egidio. E’ stato un eremita (e probabilmente abate) di un monastero nel sud della Francia. È una figura di santo divenuta molto popolare nel Medioevo in seguito a numerose leggende, ma del quale non si hanno notizie sicure. Secondo alcuni nacque ad Atene all’inizio del secolo VII e in seguito si recò in Provenza dove fondò un monastero nei pressi di Arles in cui fu nominato abate. Qui Egidio morì, probabilmente nel 725, e il monastero venne chiamato con il suo nome: “Abbazia di Saint-Gilles”.
1 settembre 1994 – In quel giorno viene presentato per la prima volta al Festival del cinema di Venezia il film ‘Il Postino’ diretto da Michael Radford. La sua uscita arriva a circa tre mesi dalla scomparsa di Troisi, che fa di questa pellicola il testamento spirituale dell’attore di San Giorgio a Cremano. Vi ha lavorato spendendo tutte le sue energie, provate dai problemi cardiaci che lo avevano costretto a utilizzare una controfigura (Gerardo Ferrara, incredibilmente somigliante) per le riprese più faticose. Il film, girato in gran parte sull’isola di Procida, conquista pubblico e critica negli USA, ottenendo cinque nomination agli Oscar e ricevendo una “statuetta” per la splendida colonna sonora firmata da Luis Bakalov.
1 settembre 1859 – In quella data si verificò la più grande tempesta geomagnetica o solare mai osservata dagli astronomi, nota come l’ ‘Evento di Carrington’. Deve il suo nome all’astronomo inglese Richard Carrington che, grazie al suo studio delle macchie solari, fu precursore anche della Legge di Spörer. L’evento produsse i suoi effetti su tutta la Terra dal 28 agosto al 2 settembre. La tempesta provocò notevoli disturbi all’allora recente tecnologia del telegrafo, causando l’interruzione delle linee telegrafiche per 14 ore, e produsse un’aurora boreale visibile anche a latitudini inusuali (ad esempio a Roma, in Giamaica, alle Hawaii e a Cuba)
1 settembre 1922 – In quel venerdì nasceva a Genova, Vittorio Gassman, uno dei volti più rappresentativi del cinema italiano del Novecento. Stimato come attore sia a teatro che sul grande schermo, raggiunse la popolarità con la TV, grazie alla trasmissione “Il mattatore”, da lui condotta e dal cui titolo prese il suo soprannome più noto. Lavorò con i migliori registi, tra cui De Sica, Risi, Monicelli e Rossellini, e per lungo tempo in coppia con Ugo Tognazzi. Tra i suoi film più noti: “I soliti ignoti”, “La grande guerra”, “Il sorpasso” e “L’armata Brancaleone”. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti: un Leone d’oro alla carriera nel 1996, un premio a Cannes nel 1975 (come migliore attore in “Profumo di donna”) e 11 David di Donatello. Si spense a Roma nel giugno del 2000.