A Vulcano, nelle Eolie, per l’emergenza gas è in arrivo una nuova ordinanza del sindaco Marco Giorgianni. Scatterà da domani, considerato che l’ultima scade oggi.
Si attende l’insediamento della commissione
Si prospetta una mini proroga, in attesa dell’insediamento della commissione che nominerà il Commissario Musumeci, anche se i tempi potrebbero preannunciarsi lunghi, per l’impegno del governatore nella elezione del Presidente della Repubblica.
Proseguono i controlli
Attualmente nell’isola si lavora sul protocollo relativo ai controlli legati all’emissione di gas dal vulcano, in un secondo momento si valuteranno le azioni da intraprendere.
Quattro postazioni per l’Arpa e l’Ispra
Nel frattempo si stanno individuando le quattro postazioni dei laboratori dell’Arpa e dell’Ispra per la trasmissione immediata dei dati online. Saranno posizionate vicino ai cottage Altavilla, di fronte al cratere in modo da registrare “l’attività” del vulcano, nella zona dei fanghi termali, e in altre due aree dell’isola.
L’incontro del comitato riunito in assemblea pubblica
Intanto a Vulcano si è registrato un nuovo incontro del comitato spontaneo per la difesa dell’isola delle Eolie che si e’ riunito in una assemblea pubblica al porto.
“Riaprire l’isola ai turisti”
I rappresentanti hanno chiesto un incontro con il sindaco Marco Giorgianni perché dicono “l’isola dovrà tornare a vivere e il primo passo dovrà essere quello di riaprirla anche ai turisti”.
Monitoraggio in tutte le abitazioni della zona del Porto di Levante
Il 9 gennaio scorso, per il rischio gas, una abitazione è stata dichiarata inagibile. Il pericolo gas è stato rilevato dai tecnici della società “Fagor Consulting” che è stata incaricata dall’amministrazione comunale di effettuare un monitoraggio in tutte le abitazioni della zona del Porto di Levante. Le apparecchiature hanno rilevato un’anomala concentrazione di Co2. La casa comunque era già disabitata.
La Regione ha chiesto a Roma lo stato di emergenza nazionale
Il 6 dicembre scorso il governo Musumeci ha deliberato la richiesta di “stato di emergenza di rilievo nazionale” per l’Isola di Vulcano, per un periodo di sei mesi. La decisione è stata presa in seguito all’evoluzione dei fenomeni vulcanici che stanno interessando l’isola. Il governo regionale aveva già dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale lo scorso 19 novembre.
Servono circa 5 milioni di euro
La Regione ha chiesto provvedimenti più stringenti a tutela della popolazione. È stata realizzata anche una stima dei costi necessari all’implementazione delle misure di sicurezza, comprensiva delle spese per l’autonoma sistemazione degli isolani evacuati, per una capillare rete di monitoraggio, per il potenziamento della guardia medica, per un presidio dei Vigili del fuoco e per il miglioramento delle elisuperfici, delle vie di fuga e degli approdi, che ammonta a circa 5 milioni euro.
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