Anche ieri per tutta la giornata sono proseguite le attività di monitoraggio dei vigili del fuoco, da parte dell’unità di missione dedicata all’emergenza Vulcano. Nel pomeriggio riunione plenaria nella sede dell’Ingv di Vulcano, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alla presenza di tutte le strutture operative del sistema di protezione civile e coordinato dall’ingegnere Luigi D’Angelo, presente il direttore regionale dei vigili del fuoco Ennio Aquilino, il direttore generale della protezione civile regionale, Salvatore Cocina, il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, oltre al comandante di Messina Salvatore Tafaro e tutti i responsabili delle altre amministrazioni coinvolte. Durante la seduta si è discusso sulle attività da porre in essere nei prossimi giorni al fine di garantire la salvaguardia dei cittadini.
Ad essere state focalizzate anzitutto quali sono le attuali situazioni di emergenza da affrontare. A Vulcano continua a essere intenso il fumo che fuoriesce dal cratere e tra gli isolani c’è una certa preoccupazione. Alcune case sono stata evacuate nei giorni scorsi e il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha disposto il divieto di salire sulla cima. Così continua il monitoraggio sul cratere da parte dei vulcanologi dell’Istituto nazione di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Palermo.
In atto vi è un campionamento che è compiuto periodicamente per valutare lo stato di attività del vulcano. In caso di anomalie persistenti, la frequenza del campionamento viene aumentata. Da anni, il campionamento avviene con cadenza bimestrale. A causa del recente passaggio del livello di allerta da verde a giallo disposto dal dipartimento della Protezione Civile per l’Isola di Vulcano, la frequenza è ora mensile. Sono stati prelevati campioni di gas secco, gas arricchito (metodo di Giggenbach) e campioni di vapore condensato. I siti di campionamento sono 4 fumarole di alta temperatura poste sul bordo e sul fianco interno del Cratere de La Fossa e una fumarola di bassa temperatura sulla spiaggia di Levante”.