La crisi dell’acciaieria Duferco in provincia di Messina e le pesanti ripercussioni sull’occupazione sono stati al centro di un incontro che si è svolto oggi negli uffici di via degli Emiri, sede dell’assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana, al quale hanno partecipato, oltre all’assessore Edy Tamajo, rappresentanti del dipartimento Lavoro, dell’azienda, della Camera di commercio di Messina e dei sindacati per cercare di risolvere la situazione.

La riunione e il progetto mostrato alla Regione

Durante la riunione, è stato illustrato alla Regione il progetto di riconversione industriale del sito di Giammoro, che prevede attività legate alla transizione energetica green. Tamajo ha quindi inviato una nota al ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) e al ministero del Lavoro, sollecitando una convocazione urgente delle parti per discutere della proroga della cassa integrazione a tutela dei lavoratori coinvolti.

Le parole di Tamajo “Fondamentale garantire la continuità”

“È fondamentale garantire la continuità del sostegno ai lavoratori durante questa fase di transizione – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Tamajo – La riconversione dell’acciaieria di Giammoro verso attività legate alla transizione energetica rappresenta un’opportunità importante per il nostro territorio, ma non possiamo permettere che questa trasformazione avvenga a scapito dei lavoratori. Per questo motivo, ho ritenuto necessario sollecitare una riunione urgente con il Mimit e il ministro del Lavoro, per assicurare una proroga della cassa integrazione che permetterà ai dipendenti di affrontare con maggiore serenità questo periodo di cambiamento. Il nostro obiettivo è costruire un futuro sostenibile per l’industria siciliana che passi attraverso innovazione e rispetto dell’ambiente, senza però dimenticare la centralità dei lavoratori e delle loro famiglie”.

Per l’assessore è di fondamentale importanza la collaborazione tra le istituzioni, la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di trovare soluzioni che possano garantire la salvaguardia dell’occupazione e il rilancio produttivo del sito industriale.

La posizione di Cgil e Fiom

Per i lavoratori della Duferco di Giammoro “occorrerà in primo luogo accelerare portando sul tavolo del ministero del Lavoro la proroga dei contratti di solidarietà, che stando all’accordo siglato ieri tra sindacati e azienda, dovrebbero potere partire quando scadrà la cassa integrazione, cioè il 27 luglio”: lo affermano i rappresentanti della Cgil Sicilia e della Fiom regionale e di Messina, Alfio Mannino, Francesco Foti e Daniele David. Se ne è discusso oggi all’assessorato regionale alle attività produttive in un incontro nel corso del quale i vertici della Duferco hanno presentato ai sindacati e al governo regionale il Piano di riconversione dell’acciaieria. Per i 169 lavoratori interessati Cgil e Fiom hanno chiesto garanzie “di sostegno al reddito e di continuità occupazionale, supportata da adeguata formazione professionale, appena il progetto di riconversione decollerà”. “Valutiamo positivamente il percorso intrapreso oggi che impegna l’assessorato su redditi e formazione- affermano Mannino, Foti e David-adesso i punti chiave sono la celerità di realizzazione del progetto per il ritorno al lavoro e il rilancio dell’area nel segno della transizione ecologica e le misure per i lavoratori, comprese ulteriori forme di sostegno al reddito nel periodo passaggio”. Il 22 luglio è in programma un tavolo tecnico sui temi sul tappeto. Cgil e Fiom auspicano anche che col nuovo piano industriale di riconversione arrivino il rilancio e le nuove assunzioni “che l’azienda anche oggi al tavolo ha assicurato che ci saranno”.

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