E’ stata recapitata presso l’abitazione di Peppe Maimone, presidente dell’ADASC (Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini), una lettera contenente minacce di morte con chiari riferimenti all’attivitá ambientalista. Il contenuto della missiva minatoria è secretata per motivi d’indagine. Peppe Maimone, in prima linea contro l’inquinamento nella Valle del Mela, ha sporto formale querela presso il Commissariato di Milazzo.
“Condanniamo quanto accaduto a Peppe Maimone — esprimono i componenti dell’Associazione — un giovane che si batte solo ed esclusivamente per la tutela dell’Ambiente e per la difesa della Salute di tutti noi. Questi comportamenti possono essere definiti solo delinquenziali. Gli autori del messaggio, codardi e vigliacchi, cercano di impaurirci ma senza ottenere nessun risultato. Il Presidente ci ha assicurato che continuerà la sua battaglia con più forza e determinazione perché crede realmente nella lotta che sta portando avanti da anni e sicuramente non saranno questi atti a fermare o rallentate l’attività a difesa dei cittadini. I componenti dell’Associazione, nell’esprimere la loro solidarietà dichiarano: “Peppe non sei solo. Continuiamo a lottare. Questi segnali ci confermano che siamo sulla giusta strada. Stiamo lavorando bene”.
“Il coraggio di uomini come Giuseppe Maimone, non verrà fermato dalle minacce, chi come lui ha deciso di percorrere la strada della tutela dei cittadini e dell’ambiente, trova maggior forza nel continuare il percorso intrapreso,perchè raccoglie accanto a se, la solidarietà di quelli che credono in quegli ideali capaci di rifondare la nostra società”
Lo ha affermato il Vice Presidente della Regione Siciliana Mariella Lo Bello a margine della intimidazione ricevuta da Giuseppe Maimone.
” Lo sosterrò -conclude- e insieme a me il Governo della Regione Siciliana, sapendo che le battaglie in favore della legalità portate avanti, trovano ostilità e continue minacce da parte delle organizzazioni malavitose e le lobbies di potere, ma convinti altresì che una Sicilia nuova deve e può rinascere”