Gli operatori della Sisco (Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo) di Messina e della squadra mobile della Questura della città dello Stretto hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Messina, a carico di tre persone, tutte e tre messinesi, di 31, 30 e 19 anni, gravati da pregiudizi, ritenute responsabili dei reati di lesioni personali aggravate, detenzione e porto illegali di arma comune da sparo e ricettazione. Tutti aggravati per esser stati commessi avvalendosi di ragazzo minorenne di 16 anni.
Il ferimento è avvenuta il 22 luglio scorso
Più in particolare, nella serata del 22 luglio scorso, poco prima delle 21.30, un trentacinquenne messinese si è recato presso il pronto soccorso di un ospedale cittadino in quanto, poco prima, era stato raggiunto da un colpo di pistola alla gamba mentre si trovava all’interno del locale in viale Europa che gestiva.
All’interno dell’esercizio commerciale, personale della squadra mobile e del gabinetto provinciale di polizia scientifica della questura di Messina intervenuto per i rilievi del caso, ha repertato e sottoposto a sequestro un bossolo calibro 9×21 ed una ogiva, evidentemente fuoriuscita dopo aver colpito l’uomo.
La visione delle telecamere interne al locale ha documentato, precisamente alle 21.17 di sabato 22 luglio, l’ingresso di una persona travisato con casco integrale ed abbigliato con indumenti di colore nero esplodere un colpo di pistola all’indirizzo della gamba destra dell’uomo, per poi allontanarsi repentinamente a bordo di uno scooter (risultato rubato e rinvenuto dagli investigatori nella mattinata successiva) sul quale lo attendeva un complice.
La vittima non ha ricevuto minacce in precedenza
La vittima, ascoltata durante il ricovero in ospedale, ha riferito di non conoscere le ragioni dell’aggressione e di non nutrire sospetti su alcuno escludendo di aver mai avuto problemi o ricevuto minacce. Di analogo tenore le dichiarazioni di alcuni dei presenti, dipendenti del trentacinquenne, che non hanno fornito alcuna indicazione utile alla ricostruzione di quanto occorso.
Le indagini
Le investigazioni operate dalla Sisco e dalla locale squadra mobile, effettuate per il tramite di attività tecnica e di analisi delle riprese di molteplici sistemi di videosorveglianza della zona, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di responsabilità, in ordine a tale fatto delittuoso, proprio del trentunenne e del trentenne (che hanno programmato e coordinato l’azione criminosa), del giovane di 19 anni e di un soggetto minorenne di appena 16 anni (i quali ultimi due hanno, poi, materialmente posto in essere l’azione di fuoco, specificamente il diciannovenne quale conducente dello scooter ed il minorenne quale soggetto che ha aperto il fuoco).
La posizione del minorenne
Si specifica che il minore di età, la cui posizione è stata stralciata e rimessa alla competente Procura della Repubblica, è in atto ristretto presso un Istituto Penale per Minorenni per altra causa e non è stato raggiunto da provvedimenti di natura cautelare per i fatti in questione.
Due presunti colpevoli in carcere
Gli uomini di 31 e 30 anni sono stati rintracciati e, dopo le formalità di rito, associati presso la casa circondariale di Messina “Gazzi” per essere ivi trattenuti a disposizione della autorità giudiziaria.
Notifica d’arresto in carcere per il 19enne
Al 19enne, già ristretto per altre cause, il provvedimento cautelare del massimo rigore è stato notificato presso lo stesso istituto di pena.
Dalla questura di Messina inoltre “”Si precisa che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati”.
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