Un 43enne, originario della provincia di Siracusa, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Messina dai Carabinieri della Stazione di Roccalumera con l’accusa di truffa aggravata.
Il “trucco” è sempre il medesimo: individuata l’auto e la preda, generalmente persone anziane, il truffatore rincorre la vittima fino a fermarla accusandola di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto. Per rafforzare la propria tesi, al passaggio della vettura della vittima il truffatore lancia un piccolo oggetto sulla fiancata per simulare il contatto.
Nella circostanza, nei giorni scorsi, un 72enne del luogo ha risarcito il malvivente pagando 50 euro. Solo in un secondo momento l’uomo ha intuito di esser rimasto vittima di un raggiro e ha sporto denuncia.
A incastrare il 43enne sono state le telecamere del sistema di videosorveglianza del paese che hanno consentito ai Carabinieri di Roccalumera di individuare la sua auto.
Per evitare questo genere di truffe, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud raccomandano sempre di chiedere la compilazione del modello di “constatazione amichevole”. A questo punto, generalmente, con la scusa che va di fretta il truffatore chiederà di pagare “cash”; bisogna opporsi a quella richiesta e chiamare subito le forze dell’ordine.
I casi di truffa dello specchietto sono sempre più frequenti. Il 17 giugno i carabinieri della stazione di Augusta hanno arrestato un 24enne di Noto, in esecuzione di un ordine per la carcerazione del Gip di Siracusa. E’ accusato di essere l’autore di almeno due truffe dello specchietto.
Il giovane, facente parte della comunità dei caminanti di Noto, nel mese di febbraio di quest’anno si trovava d Augusta dove, nel parcheggio di un supermercato, simulando un incidente stradale con relativa rottura dello specchietto, aveva accusato un anziano megarese al quale aveva intimato il pagamento di 150 euro quale risarcimento del danno.
L’anziano impaurito si vedeva costretto a consegnargli la somma di 20 euro dietro la minaccia di distruggergli la macchina o fargli proprio del male.
In un’altra occasione, a Noto, l’uomo aveva simulato la rottura dello specchietto retrovisore intimando ad una coppia la consegna di 50 euro per il danno subito. Al rifiuto ricevuto, il 24enne avrebbe strappato di mano la borsa alla donna, spintonando i due malcapitati facendoli cadere a terra per poi darsi repentinamente alla fuga.
Il giovane è stato arrestato e condotto nel carcere di Cavadonna come disposto dall’Autorità Giudiziaria aretusea.