Ossa e una maglietta trovati da un carabiniere in congedo che si era unito ai quasi 300 volontari messi insieme dai familiari. E’ scattato alle 12,25 l’allarme ritrovamento di Gioele Mondello, il bambino di 4 anni di cui non si hanno più notizie dal 3 agosto.  Per gli uomini che coordinano le ricerche del bambino i resti ossei e la maglietta portano a lui “al 99 per cento”. Le tracce sono state segnalate da uno dei volontari, che da giorni affiancano vigili del fuoco, forestali e poliziotti. Il posto, coperto da rovi e arbusti si trova a circa 200 metri dall’autostrada e a una certa distanza dal punto in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica.

L’allarme oggi è scattato due volte. Una prima volta per il ritrovamento di un cappellino ma papà e zia non lo hanno riconosciuto. In tarda mattina, esattamente alle 12,25, è scattata una seconda segnalazione. Un volontario, l’ex carabiniere,  ha visto una maglietta e dopo resti di ciò che è stato poi confermato essere ossa. Le tracce individuate vicino all’autostrada sarebbero, dunque, di Gioele Mondello, scomparso con la madre Viviana il 3 agosto.

Il ritrovamento è avvenuto a circa 200 metri dal punto in cui Viviana Parisi col figlio in braccio ha lasciato l’autostrada secondo il racconto fatto dai testimoni che si sono presentati, alla fine due, giorni fa.

Sul posto è arrivato anche il procuratore di Patti Angelo Cavallo che segue le indagini.

Una bara è stata trasportata sul luogo del ritrovamento dei resti Il corpo sarebbe stato orrendamente mutilato e straziato dagli animali selvatici. I resti ossei – una parte del tronco e della testa e alcuni arti – saranno adagiati sulla bara e trasportati all’istituto di medicina legale per l’autopsia e per l’esame del Dna che servirebbe a fugare ogni dubbio sull’identificazione della vittima.

Viviana non avrebbe mai ucciso Gioele. Inoltre non aveva paura dei cani” aveva detto questa mattina Daniele Mondello parlando della moglie madre Viviana Parisi, poi trovata morta nelle campane di Caronia. Il padre del bimbo, che sta partecipando alle ricerche insieme ad alcuni familiari e a un centinaio di volontari, ha voluto in questo modo escludere una delle ipotesi sulle quali stanno lavorando gli inquirenti, cioè quella di un omicidio-suicidio da parte della madre del piccolo, facendo riferimento anche a una eventuale aggressione da parte di alcuni cani feroci.

Il racconto venne interrotto dal primo ritrovamento quello del cappellino di un bimbo che è stato subito mostrato al padre che però ha escluso che appartenga al figlioletto: “Non è il suo”, ha detto scuotendo la testa. Tra le campagne della zona su una jeep si muovono Daniele Mondello, la sorella Mariella, il padre Letterio e tre amici. Anche Mariella Mondello ha escluso che il cappellino sia riconducibile al bimbo scomparso: “Non è della marca che indossava Gioele – ha ribadito -. Siamo qui per l’ennesima volta alla disperata ricerca di mio nipote. Tutte le ipotesi sono aperte, noi abbiamo fiducia nel lavoro dei magistrati”.

 

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