La Capitaneria di Porto “Autorità dello Stretto di Messina” ha imposto ieri alle navi traghetto di Rfi Spa (Rete Ferroviaria Italiana) per motivi di sicurezza al fine di garantire l’incolumità dei passeggeri, a bordo dei treni della lunga percorrenza, che devono abbandonare i treni prima della partenza del traghetto e recarsi sul ponte passeggeri durante la traversata nello Stretto di Messina.
Il responsabile siciliano della navigazione di Rfi, invita il Comando di bordo dei traghetti ad accertarsi che, prima dell’inizio del traghettamento, tutti i passeggeri siano scesi dal treno e che stazionino per tutto il tempo della traversata sul ponte passeggeri.
“Prendiamo atto di questa disposizione, visti i motivi esposti relativi alla sicurezza, ma vorremmo capire in merito a queste operazioni di salita e discesa dai treni dei passeggeri come verranno gestiti da RFI? – chiede Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliani. – Come verrà realizzato il servizio sugli ICN (Intercity Notte) che attraverseranno lo Stretto nelle ore notturne? Quali servizi RFI metterà a disposizione di tutti i passeggeri: normodotati, con ridotta mobilità e per i diversamente abili, per limitare al minimo i disagi? Quali controlli relativamente alla vigilanza degli effetti personali lasciati a bordo del treno verranno effettuati? Per quanto tempo dovrà durare questa disposizione?”.
Secondo Malaponti, queste ultime restrizioni si ripercuotono sulla qualità della “mobilità sullo Stretto di Messina che di anno in anno vede sempre più ridurre quella continuità territoriale che non ci è stata mai accordata e che vede la Sicilia allontanarsi empre più dal continente Italia e dalle paventate Reti TEN-T e dai tanto decantati Corridoi Europei.
Quindi il Comitato pendolari siciliani si chiede come “il presidente Crocetta, il prefetto, il sindaco di Messina e tutti i nostri rappresentanti politici come pensano di intervenire su questa questione che oramai per forza di cose sta diventando sempre più paradossale e grottesca?”.