Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata al largo dell’isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, alle 23:19:09. L’evento sismico, rilevato dalla sala operativa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania, si è verificato a una profondità di 9 chilometri.
Data la relativa vicinanza alla superficie, il terremoto è stato percepito distintamente sia dagli abitanti dell’isola che dai turisti presenti. Una seconda scossa, di magnitudo 1.4, è stata registrata nella stessa area alle 02:52:18, a una profondità di 10 chilometri.
nei giorni scorsi lìIngv ha comunicato che le stazioni sismiche di Stromboli dalle ore 07:31 UTC hanno registrato un segnale associabile ad un evento di frana che presenta una durata di circa 18 minuti. “L’andamento dell’ampiezza media del tremore vulcanico si attesta attualmente su un livello alto. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative. La rete clinometrica mostra una variazione alla stazione TDF (Timpone del Fuoco) dalle 7:33 UTC circa. La variazione è prevalente lungo la componente N185°E e dell’ordine di 1.2 microRad. Dal punto di vista vulcanologico, non si è potuta effettuare nessuna osservazione a causa delle condizioni meteorologiche”.
Un’attività esplosiva intracraterica è stata osservata ieri alle bocche dell’Etna, senza emissione di cenere lavica, grazie alle telecamere termiche di sorveglianza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania. A seguito di questa osservazione, l’INGV ha emesso un VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation) di colore arancione, un avviso rivolto all’aviazione. I rilievi strumentali dell’Osservatorio Etneo dell’INGV indicano che il tremore nei condotti magmatici interni si mantiene su livelli medi. “Salvo” l’aeroporto di Catania. L’attività del vulcano è attualmente limitata a un’altitudine di 3.300 metri sul livello del mare e non influisce sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.