Disabili e anziani in sovrannumero rispetto a quanto consentito nella comunità di assistenza in cui erano ricoverati. Stipati oltremodo e per questo della loro identità non c’era alcuna traccia nei registri del commissariato di competenza. I due gestori della struttura nel Messinese denunciati per questa irregolarità. Adesso il Comune dovrà provvedere a prelevare gli utenti in esubero per andarli a trasferire in altre strutture similari dove potranno essere accuditi adeguatamente.
L’intervento dei carabinieri della compagnia di Taormina, del Nas di Catania e del nucleo ispettorato del lavoro di Messina. Il controllo ha riguardato una struttura socio assistenziale della riviera finalizzato alla tutela della normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Operazione che ha avuto anche lo scopo di contrastare il lavoro nero, con la principale finalità di tutelare la salute e il benessere degli anziani e dei disabili ospiti.
A conclusione della verifica, i militari dell’Arma hanno constatato che la comunità ospitava 17 persone, tra anziani e disabili, in sovrannumero. In pratica erano in più rispetto a quelle consentite dall’atto autorizzativo. E questo aumento dell’utenza non era stato comunicato all’autorità di pubblica sicurezza, come previsto dalla normativa. Per questo i due amministratori della società che gestisce la struttura sono stati denunciati. Il sindaco, massima autorità sanitaria a livello locale, dovrà adesso adottare gli adempimenti di competenza. Anziani e disabili in sovrannumero dovranno essere redistribuiti in altre strutture autorizzate.
I controlli non hanno rilevato irregolarità sulla posizione lavorativa dei dipendenti. Questi servizi di verifica nel settore delle strutture socio sanitarie saranno ripetuti dai carabinieri sul territorio. In loro ausilio sempre i reparti speciali dei Nas e del nucleo ispettorato del lavoro. L’obiettivo è assicurare principalmente un’efficace azione preventiva, oltre al contrasto degli illeciti. Lo scopo è di tutelare la salute e il benessere dei degenti.