Operazione antidroga nella movida Messinese, scoperta una casa in cui si praticava spaccio e consumo di stupefacenti. A reggere in piedi l’attività erano in 5 che gestivano un po’ tutto, dall’approvvigionamento alla vendita al dettaglio. Permettevano ai clienti di poter tranquillamente acquistare e in loco anche farsi direttamente la dose.
Operazione nel cuore della notte
Operazione scattata la notte scorsa ad opera dei poliziotti del commissariato di Taormina, con la collaborazione di agenti delle squadre mobili di Messina e Catania. Eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di cinque soggetti. Tutti sono indagati, a vario titolo, per i reati di spaccio ed associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa rappresenta l’epilogo delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia peloritana e condotte dalla sezione investigativa del commissariato di Taormina. Su parla di una presunta compagine delinquenziale dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante sulla zona e con base operativa nel pieno centro storico taorminese.
La casa dello spaccio e del consumo
Secondo l’ipotesi di accusa le cinque persone arrestate avrebbero portato avanti un fiorente spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish. Tutti con precedenti per reati in materia di stupefacenti. Durante le investigazioni, durate poco meno di sei mesi, individuata l’abitazione di uno degli indagati. Si trovava in prossimità dei locali della movida cittadina e qui i clienti, secondo quanto sin qui emerso, potevano consumare lo stupefacente. Identificato inoltre un soggetto catanese, quale presunto canale di rifornimento dell’organizzazione.
Le misure cautelari nel dettaglio
Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica del tribunale di Messina, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per quattro indagati. Un quinto invece ha avuto l’obbligo di dimora. Tra i destinatari del provvedimento figurano tre soggetti di Taormina di 55, 44 e 42 anni, e il presunto fornitore catanese, 25enne. Obbligo di dimora, invece, per altro soggetto di Taormina di 59 anni.
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