L’ingegnere Leonardo Santoro, attuale responsabile dell’Ufficio speciale per la progettazione della Regione Siciliana, è il commissario straordinario per lo stato di crisi e di emergenza per l’alluvione che ha colpito il Messinese nello scorso fine settimana. Lo ha deciso il governo Musumeci, applicando, per la prima volta, l’articolo 3 della legge regionale n. 13 del luglio.
La nomina arriva a meno di ventiquattr’ore dal vertice tenutosi a Palazzo Orleans e presieduto dal governatore Nello Musumeci, che aveva preannunciato l’odierno provvedimento, incontrando, insieme ai vertici degli Uffici regionali competenti nella tutela del territorio (Protezione civile, Genio Civile, dipartimento Ambiente, Autorità di bacino, ufficio contro il dissesto idrogeologico), i sindaci dei cinque Comuni della provincia maggiormente colpiti dal nubifragio di sabato scorso. Una prima stima provvisoria dei danni è stata quantificata in un centinaio di milioni di euro. Compito del commissario sarà quello di individuare gli interventi prioritari, verificare l’esecutività dei progetti degli enti e reperire le risorse finanziarie necessarie.
Ieri il Presidente della Regione aveva annunciato la delibera di oggi proprio aprendo il vertice organizzato a Palazzo Orleans con i sindaci dei cinque Comuni maggiormente colpiti dal nubifragio di sabato scorso: Messina, Barcellona, Terme Vigliatore, Rodì Milici e Castroreale. Alla riunione erano presenti i responsabili della Protezione civile regionale, dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, dell’Autorità di bacino, del dipartimento regionale dell’Ambiente, del Genio civile di Messina, dei vigili del fuoco, oltre al vice prefetto della città dello Stretto, Natalia Ruggeri e ad alcuni deputati della provincia peloritana.
“Quello della provincia di Messina – ha sottolineato il governatore nel suo intervento – è un territorio fortemente danneggiato, a causa anche dell’abusivismo selvaggio e della mancata manutenzione. Il mio governo, consapevole di questo, ha destinato il 60 per cento delle risorse della Struttura contro il dissesto idrogeologico è stata assegnata a questa provincia. Non è la prima volta che si contano i danni in quelle realtà e non sarà l’ultima se non lavoreremo fin da subito per eliminare alcune cause, legate anche alla mancata pianificazione del territorio e a una disordinata crescita urbanistica”.