È stata eseguita nei giorni scorsi dai poliziotti del Commissariato di Taormina l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura nei confronti di un ventinovenne residente a Giardini Naxos, già noto agli uffici di polizia, resosi responsabile del reato di stalking ai danni dell’ex compagna.
Le indagini
Il provvedimento è scaturito a seguito di attenta attività d’indagine svolta dagli agenti di Taormina, originata dalla segnalazione della vittima per l’ennesimo atto persecutorio subito.
Messaggi e chiamate minacciose
Dagli accertamenti effettuati è stato appurato che lo stalker assillava la donna con continui messaggi e chiamate minacciose al punto da cagionarle uno stato di ansia e paura per la propria incolumità. Le insistenti molestie perpetrate anche di persona l’avevano indotta, inoltre, a cambiare le proprie abitudini di vita.
Ai domiciliari
La ricostruzione dei fatti ha permesso, pertanto, di delineare la condotta delittuosa e di emettere la predetta misura cautelare. L’uomo andrà agli arresti domiciliari.
I dati sui femminicidi
Il report del Viminale, il 15 settembre scorso contava 83 vittime. Dei 199 delitti commessi da gennaio ad oggi, 83 sono donne e oltre la metà sono state uccise dal partner o da un ex.
Il fenomeno della violenza di genere è ormai da tempo un’emergenza sociale. Nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto all’anno precedente, sia per telefono, sia via chat (+71%). Con un boom da fine marzo, in corrispondenza del lockdown scattato per la pandemia.
Guardando più indietro, il 2018 si è chiuso con 141 donne vittime di omicidio volontario, e il 2019 con 111, l’88,3% delle quali uccise da una persona conosciuta: quasi metà dal partner, l’11,7%, da un uomo con cui erano state in passato, il 22,5% da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e il 4,5% da un conoscente, un amico o un collega.
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