Sono 24 gli ultrà delle tifoserie delle squadre di calcio dell’Acireale e del Paternò raggiunti da provvedimenti Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive. I provvedimenti sono stati emessi dal questore di Messina Gabriella Ioppolo su proposta della divisione anticrimine della questura che ne ha curato l’istruttoria.
Con l’ausilio del personale della questura di Catania, dei commissariati di Acireale e Adrano, e del comando stazione dei carabinieri di Paternò, si è arrivati all’esatta identità degli autori delle azioni violente. I poliziotti della Digos hanno individuato i responsabili del violento scontro che si è verificato lo scorso 5 dicembre all’interno delle corsie di pre imbarco dei traghetti della società di navigazione “Caronte & Tourist” presso la Rada San Francesco, denunciandoli tutti alla Procura.
I supporters di entrambe le tifoserie sono venuti a contatti casualmente venendo in transito da Messina e diretti, rispettivamente, a Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, e ad Aversa, in provincia di Caserta. Erano impegnati per affrontare le trasferte per due distinti incontri di calcio quando, giunti in prossimità dell’imbarco, a bordo di mezzi propri non hanno esitato ad aggredirsi gli uni con gli altri. Hanno anche fatto uso di vari oggetti contundenti a loro disposizione, quali cinture, bottiglie, aste di bandiera e bastoni. Solo il pronto intervento dei poliziotti della questura di Messina, impegnati nei servizi di ordine pubblico appositamente predisposti per il monitoraggio del transito dei tifosi, ha permesso di riportare alla normalità la situazione ormai degenerata.
Fondamentale l’acquisizione e, successivamente, la visione ed analisi delle immagini registrate da personale del gabinetto provinciale di polizia scientifica che ha consentito di ricostruire l’intera dinamica dei fatti, accertando le relative responsabilità. Una volta identificati, per i tifosi violenti è immediatamente scattata la segnalazione alla locale autorità giudiziaria nonché l’avvio delle procedure per l’irrogazione dei provvedimenti Daspo.
Gli ultrà non potranno più accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per un periodo compreso tra i 3 ed i 5 anni a seconda della gravità delle azioni violente commesse. Inoltre alcuni di loro, considerati i precedenti specifici e la spiccata pericolosità sociale, dovranno rispettare le ulteriori prescrizioni convalidate dall’autorità giudiziaria su proposta della questura, ossia presentarsi, in occasione di tutti gli incontri di calcio disputati dalla squadra di appartenenza, negli uffici di polizia competenti per territorio.