I carabinieri del nucleo radiomobile di Messina hanno arrestato, in flagranza di reato, una donna 41enne, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un posto di controllo predisposto presso gli imbarcaderi, i carabinieri hanno fermato e sottoposto a controllo un’autovettura appena sbarcata dal traghetto proveniente da Villa San Giovanni. Insospettiti dall’atteggiamento visibilmente nervoso della conducente, i militari dell’Arma hanno effettuato una perquisizione personale e veicolare all’esito della quale hanno trovato oltre 3 kg di cocaina, suddivisa in 3 confezioni, abilmente occultata all’interno del veicolo.

Droga sequestrata

La 41enne è stata pertanto arrestata dai carabinieri che hanno sequestrato la droga, inviandola al Ris carabinieri di Messina per le analisi di laboratorio. Dagli accertamenti effettuati sullo stupefacente è risultato che, dal quantitativo sequestrato, sarebbe stato possibile ricavare 15.000 dosi di cocaina da immettere sulle piazze di spaccio.

Ultimate le formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, l’arrestato è stato ristretto presso la casa circondariale di Messina Gazzi in attesa dell’udienza di convalida.

Cocaina in auto, arrestato giovane e denunciato il fratello ad Acireale

carabinieri delle stazioni di Acireale e di Aci Sant’Antonio, nell’ambito di un più ampio servizio coordinato a largo raggio, hanno arrestato in flagranza un 20enne, pregiudicato, per detenzione ai fini di spaccio di droga, denunciando il fratello gemello per il medesimo reato.

In particolare, nel tardo pomeriggio, i militari dell’Arma, impegnati nell’effettuare posti di controllo rinforzati lungo le principali vie d’accesso alla città di Acireale, soprattutto presso lo svincolo della Statale 114, nelle adiacenze di un parco commerciale, hanno fermato, tra gli altri, il giovane conducente di una Jeep Renegade, che sin da subito ha manifestato una certa agitazione.

Inquietudine che lo ha poi indotto, all’apice della tensione, a cercare di sfuggire agli operanti iniziando a correre, nel momento in cui ha compreso che, di li a poco, sarebbe stato perquisito.

Il ritrovamento della droga

In quei concitati momenti i carabinieri, che non si sono lasciati sorprendere dallo scatto del giovane, lo hanno subito bloccato in sicurezza a pochi metri di distanza, recuperando anche da terra un dispenser cilindrico di medicinali per l’influenza, che il 20enne, sperando di disfarsene senza essere visto, aveva gettato via. Al suo interno, il motivo del futile tentativo di liberarsene, ovvero la presenza di 7 dosi di cocaina.

Perquisizione anche a casa

La perquisizione è stata chiaramente estesa anche presso il domicilio del giovane, nei pressi del parco commerciale. Qui, in prossimità della casa, il 20enne, scortato dai militari, ha iniziato improvvisamente a gridare, cercando evidentemente di dare l’allarme a qualche familiare presente in casa in quel momento sull’arrivo imminente dei carabinieri.

Compresa la situazione, la pattuglia è riuscita in pochi istanti ad accedere all’appartamento, dove hanno trovato solo il fratello gemello del ragazzo, bloccato anche lui in uno stato di forte nervosismo.

Ritrovata altra cocaina, soldi e appunti su compravendita

Scattata così la perquisizione, è apparso subito chiaro ai carabinieri il motivo delle grida di “avviso” perché, in effetti, su uno scaffale della cucina, era poggiato un secondo dispenser, identico a quello che aveva suo fratello, con dentro altre 4 dosi di cocaina.  Ancora, è stato infine recuperato anche un foglio manoscritto, con appunti relativi alla compravendita di droga, nonché 100 euro in contanti, considerati il ricavato dell’attività di spaccio.

Denunciato il fratello

Per tali motivi, il 20enne è stato arrestato in flagranza di reato, mentre suo fratello è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per lo stesso reato.