Non sono bastati i tre turni h24, sette giorni su sette, a velocizzare i complessi interventi di ripristino della Galleria Telegrafo, a seguito del rogo causato da un camion nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. Le forti raffiche di maestrale, che hanno investito per 48 ore il territorio messinese, hanno di fatto impedito le delicate operazioni di “spritz beton”, per mezzo delle quali la volta del tunnel viene rivestita a strati di una speciale miscela di malta ad alta resistenza.
Pertanto, a margine della riunione operativa tenutasi pochi minuti fa, è stato necessario aggiornare a sabato 14 gennaio, alle ore 18, la di riapertura della Telegrafo e della connessa tangenziale nord di Messina.
Il sequestro del viadotto
La polizia stradale ha sequestrato il viadotto Furiano, lungo l’autostrada A-20 Messina-Palermo, a Caronia, imponendo l’assoluto divieto di transito veicolare per il rischio di crollo.
L’ordinanza
L’ordinanza è stata emanata dal gip di Patti, Andrea La Spada. La richiesta di sequestro è stata fatta dalla procura nell’ambito di un procedimento penale che vede indagati tre dirigenti del Cas i quali, secondo l’accusa “pur consapevoli delle criticità di tenuta del manufatto (mai revisionato e rispetto al quale l’ente concessionario si è mostrato totalmente inadempiente nei riguardi del quadro normativo tecnico cogente in termini di controllo periodico della stabilità), hanno omesso di provvedere ai lavori necessari di risanamento o di manutenzione straordinaria».
L’accusa della procura
Gli indagati avrebbero “ignorato le prescrizioni di chiusura al traffico impartite dagli ispettori ministeriali, così determinando un serio, fondato ed imminente pericolo per la sicurezza dei pubblici trasporti”. Filippo Nasca, presidente
del consorzio autostrade siciliane precisa che “la campata lato monte del viadotto «Furiano» è stata chiusa dallo scorso 11 novembre, proprio per gravi ragioni di sicurezza. Il traffico veicolare avviene attualmente a doppio senso di circolazione sull’altra campata autostradale, estranea al sequestro”.
“Prendo atto del doveroso provvedimento della magistratura – spiega Nasca, insediato ieri alla guida del Consorzio – La struttura gestionale e tecnica dell’ente sta predisponendo le misure necessarie per ripristinare le condizioni di piena agibilità del viadotto, che tuttavia richiederanno del tempo. Ho sentito telefonicamente anche l’assessore regionale delle Infrastrutture, col quale abbiamo ovviamente concordato sulla necessità immediata di assicurare in ogni modo e con l’urgenza del caso la sicurezza degli automobilisti”.
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