Messina

Sacerdote ai domiciliari per violenza sessuale, è accusato di aver abusato di una donna nel Messinese

Arresti domiciliari per un sacerdote in provincia di Messina, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una donna ospite di una casa d’accoglienza nella città sullo Stretto. La misura cautelare è arrivata nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Messina (Dipartimento tutela delle fasce deboli).

Le indagini

Le indagini della polizia, con delega della Procura di Messina, hanno avuto inizio a seguito della denuncia presentata dalla vittima su episodi di abuso avvenuti all’interno della struttura. Il Giudice per le indagini preliminari, ritenendo sussistente una piattaforma indiziaria grave (costituita da testimonianze, acquisizioni documentali e sopralluoghi) di colpevolezza e un concreto rischio di reiterazione del reato, ha quindi disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. In base alle prime informazioni, il sacerdote avrebbe perpetrato gli abusi nell’estate del 2022. Approfittando della vulnerabilità della vittima, avrebbe costretto la giovane donna, cittadina extracomunitaria da poco giunta in Italia, a subire atti sessuali.

Un uomo condannato a sei anni per violenza

Sempre a Messina un uomo è stato condannato a sei anni e cinque mesi di reclusione per aver costretto una donna a subire atti sessuali, per aver usato violenza contro la vittima davanti al rifiuto di assecondarlo e per averla, infine, derubata della borsa, dandosi, poi, alla fuga. I fatti risalgono all’ottobre del 2023 quando una 49enne, difesa dall’avvocato Giuseppe Trischitta, mentre si trovava sul viale San Martino, è stata avvicinata da un uomo di 45 anni che conosceva e che, ingannandola, per portarla con se in un luogo più appartato dell’arteria del centro, le ha chiesto di fare una passeggiata insieme.

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Subito sono apparse chiare le intenzioni dell’uomo che, non appena è arrivato alla fermata del tram sul Viale San Martino nei pressi della piscina comunale, ha cominciato a palpeggiare la donna, pretendendo un rapporto sessuale orale. Nonostante i tentativi della 49enne di divincolarsi dall’aguzzino, lui ha continuato a violentarla, baciandola, palpeggiandola e reagendo con violenza al rifiuto.

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