Dopo un’attesa lunga vent’anni, arriveranno dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico le risorse che consentiranno di mettere in sicurezza la frazione Bafia, a Castroreale. Si tratta di un milione e mezzo di euro destinati a sanare un’area in cui risiede oltre un terzo dell’intera popolazione della cittadina del Messinese, tenuta sotto scacco dalle piogge e dagli smottamenti provocati dalle infiltrazioni d’acqua fuori controllo che continuano a saturare un terreno fortemente argilloso.
Le opere previste – di convogliamento, drenaggio e consolidamento – consentiranno di ridare stabilità all’intera zona in cui ricade, tra l’altro, una piazza che rappresenta un luogo di aggregazione assai frequentato dai cittadini.
Piazza Canale – così si chiama proprio perché nel suo sottosuolo scorre il corso d’acqua che poi confluisce nel torrente Patrì – porta addosso, in modo evidente, i segni dei dissesti: il muro di sostegno, in particolare, è profondamente lesionato da una frana ancora attiva che rischia di interessare anche la strada provinciale che consente l’accesso a questa zona. Da qui la necessità di realizzare un contromuro di placcaggio su pali. Si provvederà poi a rifare anche la gradinata, la ringhiera e la pavimentazione sconnessa in più punti.
Il fulcro dell’intervento finanziato dalla Regione Siciliana consiste, tuttavia, nelle opere di natura idraulica. Sarà, infatti, potenziato il collettore di raccolta delle acque a margine della strada e verrà realizzata una serie di trincee drenanti in modo da assicurare un efficace sistema di raccolta, smaltimento e convogliamento delle acque piovane verso l’impluvio naturale esistente. Con delle paratie, infine, verranno stabilizzate le scarpate maggiormente coinvolte dai cedimenti.
Inoltre, finanziato a Gallodoro, ancora nel Messinese, il consolidamento e la riqualificazione ambientale di contrada Landro. Si chiude così una vicenda che si protraeva da più di dieci anni. La Regione Siciliana, tramite la Struttura commissariale per il contrasto del dissesto idrogeologico, ha destinato un milione e quattrocentomila euro che serviranno a proteggere il versante nord-orientale del centro abitato, sovrastato da un costone roccioso che non pochi problemi ha creato in seguito alla violenta alluvione dell’autunno 2009.
Per individuare le soluzioni più idonee, ci si affiderà al progetto esecutivo già disponibile e che prevede, fra le altre cose, la regimazione delle acque, il disgaggio dei massi instabili e l’applicazione di reti paramassi e barriere. Misure rese necessarie dal rischio crolli che, in una zona con classificazione di rischio R4, diventa concreto soprattutto in concomitanza di piogge di forte intensità.