Ripartire dalla Cultura per rilanciare la Sicilia ma non soltanto. La Cultura come mezzo per dar vita ad una vera ripartenza post pandemia
“Noi vogliamo puntare sulla cultura, su un mondo che è stato uno dei più colpiti a causa della pandemia. Vogliamo farlo perché crediamo che la cultura, soprattutto per la Sicilia, sia la porta del futuro ed è per questo che dobbiamo intervenire con maggiore determinazione” sostiene il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, durante il convegno organizzato dal Cantiere Cultura di Italia Viva, e in particolare da Francesco Bertolino e Luisa La Colla, all’Atelier sul mare a Marina di Tusa (Me), che ha visto la partecipazione di Antonio Presti, Stefania Sandrelli, Davide Camarrone, Igor Scalisi Palminteri, Paolo Inglese, Alberto Veronesi, Padre Sergio Catalano, Florinda Sajeva e tanti altri esponenti del mondo culturale siciliano e italiano.
“Abbiamo chiamato i protagonisti della cultura – ha aggiunto – e abbiamo voluto essere qui, all’Atelier sul Mare di Marina di Tusa, da Antonio Presti, un siciliano visionario che ha deciso di dedicare tutto se stesso, compreso il suo patrimonio personale, per far trionfare l’arte in tutte le sue forme, perché è uno dei simboli della cultura che resiste, che si afferma anche quando le istituzioni voltano le spalle, fanno orecchie da mercante”.
“Noi possiamo ripartire veramente – ha concluso Faraone – solo se riparte tutto il settore della cultura, e oggi, ascoltando i suoi protagonisti, abbiamo avuto tante idee che diventeranno proposte di governo”.