“Sui rifiuti il governo Musumeci bluffa. Sostenere che i nuovi impianti per il Trattamento meccanico biologico (TMB) della spazzatura a Gela e in contrada Pace a Messina serviranno a potenziare la differenziata è una volgare mistificazione della realtà, che non faremo passare sotto silenzio. Gli impianti sono un atto propedeutico ad ampliare la discarica o in alternativa costruirne di nuove”.
Lo dicono la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana e i deputati regionali Giampiero Trizzino e Antonio De Luca, che chiedono lo stop degli iter autorizzativi in attesa che la Regione trasmetta alla commissione Territorio e ambiente dell’Ars il nuovo piano dei rifiuti.
“Ci fa sorridere – aggiungono Zafarana e De Luca – che Musumeci in merito all’impianto di Pace a Messina affermi che ‘è stato superato un contenzioso che non permetteva il prosieguo dell’appalto’, dato che l’unico motivo per cui quel contenzioso è cessato è la rinuncia della Regione siciliana a ricorrere al Cga”.
“La vicenda – ricorda Zafarana – risale al 2015. Allora l’assessorato ai Beni culturali aveva emesso parere negativo nei confronti del progetto, rilevando come non risultasse possibile realizzare opere in contrasto con il piano Paesaggistico già adottato e, successivamente, approvato in via definitiva. Appellandosi a un parere positivo rilasciato nel 2009, la ditta aveva fatto ricorso al Tar. Dopo la pronuncia del tribunale amministrativo, la Regione aveva proposto appello al CGA, salvo poi fare marcia indietro”. “Alla luce dell’annullamento del parere e dell’approvazione definitiva del piano paesaggistico – concludono Zafarana e De Luca – deve essere richiesto un nuovo parere all’assessorato Beni culturali, senza ricorrere ad alcuna forzatura da parte della Regione, che sarebbe gravissima. Convocheremo il Governo in Commissione per fare chiarezza sulla vicenda”.
“La presenza nelle discariche di impianti di TMB è previsto dalla legge” osserva Trizzino, che ha chiesto l’accesso agli atti sugli iter autorizzativi per impianti di TMB da costruire in contrada Timpazzo a Gela, in contrada Pace a Messina e in contrada Cozzo a Enna. “Gli impianti di Tmb – prosegue – hanno la funzione di trattare l’indifferenziato in modo grossolano con interventi di selezione e frazionamento dei rifiuti prima del conferimento in discarica. La differenziata si potenzia implementando le piattaforme di recupero, che in Sicilia sono poche e quasi tutte private, ad eccezione degli ormai obsoleti, impianti di compostaggio normativo”.
“Il Governo, invece, di bluffare nomini il nuovo assessore ai rifiuti e sottoponga entro 60 giorni alla commissione di merito il nuovo piano regionale dei rifiuti – conclude Trizzino –. Lo abbiamo già chiesto due settimane fa. Sono passati 28 giorni da quando il presidente della Regione ha denunciato il rischio emergenza. Il count down è cominciato: ricordiamo a Musumeci che senza una soluzione le discariche in Sicilia saranno sature tra sette mesi”.