Drammatico incidente domestico a Reitano, in provincia di Messina. Giuseppe Parisi, 62 anni, originario di Caronia, ha perso la vita mentre stava effettuando dei lavori nell’abitazione dove suo figlio si sarebbe presto trasferito.
Parisi stava utilizzando un flex quando il disco abrasivo dell’attrezzo si è improvvisamente staccato, colpendolo violentemente nella parte alta del torace.
Morto dissanguato
L’impatto ha reciso importanti vasi sanguigni, provocando all’uomo una grave emorragia. Nonostante il rapido intervento di due ambulanze del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno potuto solo constatare il decesso, avvenuto per dissanguamento. I carabinieri della Compagnia di Mistretta hanno avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.
La fiammata improvvisa del barbecue, le ustioni che non lasciano scampo, donna muore dopo un mese
Non ce l’ha fatta Rosalia Cancemi. La cinquantenne di Favara che lo scorso 30 giugno era stata avvolta dalle fiamme mentre accendeva il barbecue nella villetta alla periferia del paese è deceduta dopo 27 giorni di agonia.
Nel centro in provincia di Agrigento tutti la conoscevano con il nome di Lia. La donna, come riporta il Giornale di Sicilia, sposata con figli, ha riportato ustioni gravissime. Le sue condizioni sono apparse gravi fin da subito, tanto da richiedere l’intervento dell’elisoccorso. La donna era stata ricoverata al centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
L’incidente
Il 30 giugno era domenica e Lia Cancemi, dopo aver acceso il fuoco stata raggiunta al volto e al torace da una fiammata che si è sprigionata dal barbecue.
L’episodio si è verificato subito dopo mezzogiorno. La donna si era messa davanti al barbecue per arrostire la carne del pranzo domenicale e – a quanto pare – avrebbe usato dell’alcol per favorire l’accensione della carbonella. Qualcosa, però, è andata storto e la fiammata di ritorno le ha ustionato il volto, il torace ed in parte le mani.
Le circostanze che hanno portato alla fiammata di ritorno, però, non sono ancora del tutto chiare, ma sembra che il vento abbia giocato un ruolo determinante nella disavventura.
Quadro clinico delicato
I sanitari del 118 sono prontamente intervenuti in via Capitano Callea e data la gravità delle sue ferite, è stato presto chiaro che era necessario un trattamento specializzato. Così, è stato organizzato il trasferimento in elisoccorso al centro grandi ustioni di Catania.
Sin da subito la situazione è apparsa estremamente grave. Il quadro clinico è stato definito delicato. La donna è stata intubata per tutto il tempo del ricovero. I medici non hanno mai sciolto la prognosi sulla vita a confermare una situazione difficile.
L’incidente è stato traumatico per i familiari della donna, che hanno assistito impotenti alla sua sofferenza.
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