Dopo oltre dieci ore di camera di consiglio il tribunale di Patti, ha emesso in nottata la sentenza del processo “Patti & Affari”, inchiesta che nell’agosto del 2015 portò all’arresto di 7 persone e all’emissione di 39 avvisi di garanzia per reati contro la pubblica amministrazione.
La pena più alta è stata inflitta all’impiegato comunale Salvatore Colonna, condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione oltre all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni.
Il tribunale ha inoltre condannato a un anno di reclusione Michele Cappadona, Giuseppe Catalfamo, Giuseppe Giarrizzo e Carmelo Raneri; a 1 anno e 6 mesi di reclusione Oreste Casimo, con l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena; e a 2 anni di reclusione Tindaro Giuttari. Per tutti pena sospesa.
Assolti, invece, perché il fatto non sussiste, il sindaco di Patti Mauro Aquino, l’ex assessore Nicola Molica, Concettina Buzzanca, Antonino Caleca, l’ex assessore Giorgio Cangemi, Antonella Cappadona, Renato Cilona ex sindaco di Librizzi, Roberto Corrente, Gaetano Di Dio Calderone, Venera Franca Falliano, Nicola Giuttari ex consigliere comunale, Marcella Gregorio, Cisco Gullo ex vice sindaco, gli ex assessori Salvatore Impalà, Antonino Lena, Paolo Mastronardi e Stefano Mollica; Luciana Panissidi, Domenico Pontillo, Nunzio Pontillo, Maria Tumeo, e l’ex sindaco Giuseppe Venuto.
Per intervenuta prescrizione non si è proceduto nei confronti di Salvatore Giordano. L’inchiesta, avviata nel 2012, venne condotta dalla polizia del locale commissariato e dalla squadra mobile di Messina, coordinati dall’allora Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti Rosa Raffa, e dal sostituto Rosanna Casabona.
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