Sconcertante aumento di operatori e difensori dello Stato che si tolgono la vita. Cinque agenti suicidi, di cui due in Sicilia, solo nel mese in corso. Questo è il tema d’attualità che l’Unione Sindacale Italiana Poliziotti (Usip), con la dirigenza nazionale, regionale e provinciale, vuole sollevare nella tavola rotonda “Il Buio dentro: fenomeno suicidario tra le Forze dell’Ordine”, prevista il prossimo 26 novembre, al Salone delle Bandiere del Comune di Messina alle 10.30.
Per l’occasione ci saranno i contributi “apartitici” di parlamentari della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“Si deve arrivare ad un epilogo risolutivo dopo questa discussione, alla presenza delle autorità perché questa strage non preoccupa il legislatore. Noi intendiamo agire adesso per cambiarne le sorti”. E’ uno degli input propulsori del segretario nazionale Usip Rosaria Maira – responsabile mobbing e stalking, che ha voluto fortemente questo incontro, insieme al segretario generale provinciale e regionale Usip Maurizio Galati.
Maira “L’ondata di queste morti non deve rimanere oscura”
“Solo in questa prima parte di novembre, i casi di operatori dello Stato e a difesa dello Stato in Italia, che ricorrono al gesto estremo di uccidersi, si attestano a cinque e ben due si sono verificati nella nostra Sicilia (a Siracusa). Nel solo 2022 ad oggi, registriamo 63 suicidi ma già, a partire dal 2019, l’allarme è scattato con la cifra di 69. L’ondata di queste morti tra le nostre Forze dell’Ordine e Armate appare silenziosa però non può e non deve rimanere oscura anche perché, di anno in anno, cresce come un maremoto. Dobbiamo opporci a questa strage sul lavoro autorizzata, siamo pronti a denunciare le cause psicologiche e a presentare le alternative”. Così, il Segretario Nazionale Usip Rosaria Maira.
Chi parteciperà
Ad essere chiamate a partecipare tutte le componenti dirigenziali di Usip della Penisola, della regione e della provincia di Messina. La delicatezza dell’argomento richiede un parterre di spessore che sia destinato a trasmetterne i contenuti agli organi istituzionali della capitale.
Mentre il responsabile regionale Galati introdurrà la problematica e i suoi sviluppi, ci sarà una trasversalità di interventi politici e di competenze che provengono dai differenti parlamentari: il sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, i senatori della Repubblica Carmela Bucalo, Dafne Musolino e Antonino Germanà, i deputati dell’Ars Elvira Amata e Antonio De Luca. A portare il contributo del Management locale sarà il sindaco del Comune di Messina Federico Basile.
Non poteva mancare chi sta a contatto diretto con il personale di Polizia e con le esperienze di settore ed avrà modo di relazionare in questa sede: l’avvocato Rosa Nastasi e la psicologa Valentina Sabino (entrambe dell’Associazione “Attivamente”), il segretario generale regionale Uil Luisella Lionti ed il segretario generale nazionale Usip Vittorio Costantini che tirerà le conclusioni. Il segretario nazionale Maira fungerà da “trait d’union” sui numeri catastrofici di questa tragedia sottaciuta che ha visto interessare solo parte dei Media e degli psicologi. A moderare l’evento la giornalista Marcella Ruggeri.
Le ragioni del fenomeno
Le ragioni che scatenano questo fenomeno sempre più inquietante vanno dalla mobilità alle sanzioni disciplinari, dall’incremento dell’età media alla riduzione degli organici agli straordinari, richiesti già in tempi non sospetti e diventati un obbligo in epoca Covid – 19. Altra sfumatura è che, nell’ultimo decennio, anche il temperamento dei delinquenti ha acquisito più aggressività e violenza ed i fatti di cronaca lo dimostrano. L’Usip focalizza l’attenzione sulla carenza o meglio assenza di una preparazione culturale e normativa su questo tema che si diversifica secondo le contingenze dei periodi.
Fino a due anni fa, le vittime erano superiori nel corpo della Polizia Penitenziaria, che può indossare una corazza fisica ma subisce un “bombardamento di episodi di malessere psicologico intenso”. Adesso, la Polizia di Stato lo ha sostituito con più di venti suicidi l’anno, seguita dall’Arma dei Carabinieri, dalle Fiamme Gialle e dalla Polizia Locale.
L’Usip pone l’accento sulle distanze create tra l’Amministrazione ed i dipendenti e la mancanza di possibilità per questi ultimi, a volte, di esprimere una vulnerabilità “passeggera”, senza sentirsi giudicati e più impotenti di prima. Durante l’appuntamento del 26 novembre, si dibatterà su un ordinamento datato 1981 e su cui l’Usip “consegnerà la pulce nell’orecchio” ai parlamentari invitati per rivoluzionare il sistema dello Stato. Bisognerebbe prendere in carico politicamente il fenomeno, per cui l’Usip, attraverso la voce del Segretario Galati, chiede: “Istituiamo una Commissione Parlamentare per occuparci della questione con le sue drammatiche ripercussioni”.
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