Per il Ponte sullo Stretto di Messina “il costo dell’opera oggetto di concessione dagli aggiornamenti svolti risulta di 13,5 miliardi. Le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria, che dovranno essere oggetto del contratto di programma con Rfi, si stima avranno un costo di 1,1 miliardi”.
Ad oggi niente coperture economiche per il Ponte
Lo si legge in un allegato al Def, in cui si precisa che “ad oggi non esistono coperture finanziarie disponibili a legislazione
vigente; pertanto, queste dovranno essere individuate in sede di definizione del disegno di legge di bilancio”.
Il primo via libera dall’Ue
Primo via libera del Parlamento europeo alle nuove regole per le reti trans-europee, volute per modernizzare le infrastrutture di trasporto nell’Ue riducendo tempi di spostamento, promuovendo modalità di viaggio più ecologiche, oltre a collegare l’Unione a Moldavia e Ucraina.
Tra le novità più significative per l’Italia, muove i primi passi all’Eurocamera anche il Ponte sullo Stretto di Messina, aggiunto grazie a un emendamento della Lega al Corridoio Scandinavo-Mediterraneo che contempla ora il collegamento fisso tramite ponte.
“Ottime notizie dall’Europa, dove la commissione trasporti” dell’Europarlamento che ha votato «sul regolamento Ten-T ha
premiato l’impegno e la serietà dell’Italia», ha sottolineato il Mit. La modifica approvata per includere il Ponte sullo Stretto dà “un segnale importante – si legge ancora nella nota del ministero – una vittoria del nostro Paese che conferma la serietà della proposta del vicepremier e ministro Matteo Salvini”.
L’importanza dell’inclusione del Ponte sullo Stretto va vista “soprattutto in vista delle future revisioni”, ha spiegato il capo delegazione della Lega all’Eurocamera, Marco Campomenosi, sottolineando tra le altre proposte accolte l’inserimento dell’anello ferroviario che collega i nodi di Caltanissetta, Marsala, Agrigento, Licata, Gela e Pozzallo.
Il dettaglio
Nel dettaglio la commissione trasporti del Parlamento Europeo ha approvato all’unanimità la posizione negoziale dell’Eurocamera, con 44 voti favorevoli e un astenuto sulla proposta di revisione delle regole alla base delle reti Ten-T. Il via libera dall’Eurocamera è atteso ora nella seduta plenaria della prossima settimana, per passare quindi la palla alle trattative inter-istituzionali (il cosiddetto ‘trilogò) tra Pe, Consiglio e Commissione.
Tra i vari principi affermati nel nuovo testo, oltre all’unificazione di standard per ogni tipo di trasporto, anche il fatto che i trasporti siano «principalmente» su rotaia o per nave, limitando dunque quelli stradali. Nella rete centrale Ten-T ci saranno ferrovie completamente elettrificate, con connessioni per almeno 160 km/h di treni passeggeri e 100 km/h di merci, che potrebbero attraversare le frontiere interne dell’Ue in meno di 15 minuti entro la fine del 2030. Entro il 2050 andranno completati altri progetti, noti come rete globale.
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